Scambio sul posto delocalizzato, lanciata petizione per estendere la platea
Includere tra i beneficiari anche i cittadini possessori di impianti fotovoltaici per qualsiasi potenza nominale attraverso la modifica del Decreto Legge 91/14
“Ampliamo lo scambio sul posto delocalizzato per il fotovoltaico”: lo chiede una petizione lanciata da Raffaele Frulio sul sito www.fare.progressi.org e indirizzata al ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, al presidente della 10a Commissione (Industria, commercio, turismo) del Senato, Massimo Mucchetti, e al presidente della X commissione (Attività Produttive) della Camera, Guglielmo Epifani.
“Ad oggi – si legge nella petizione – solo le Amministrazioni Comunali fino a 20.000 abitanti in possesso di impianti fotovoltaici possono attivare un contratto di scambio sul posto delocalizzato, anche chiamato “ssp altrove”, ovvero produzione e consumo in luoghi diversi”.
La petizione chiede che questa possibilità sia concessa anche ai cittadini possessori di impianti fotovoltaici per qualsiasi potenza nominale attraverso la modifica del Decreto Legge 91/14 in materia di scambio sul posto.
“Questa modifica- si sottolinea -è importante perché aprirebbe molte altre prospettive per le installazioni di impianti che farebbero ripartire un mercato quasi fermo e che, in questi anni, ha subito grandi perdite occupazionali.
Si potranno sfruttare i tetti dei capannoni per installare impianti fotovoltaici la cui produzione potrà essere assoggettata a più convenzioni di scambio sul posto relativi a punti di fornitura localizzati ovunque in Italia.
Questo incrementerà l’installazione di impianti fotovoltaici con benefici nell’ambito delle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica, nel risparmio domestico e nel mercato del lavoro.”