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SCIA in sanatoria: come regolarizzare gli abusi edilizi con il Salva Casa

SCIA in sanatoria: regolarizzazione degli interventi edilizi non autorizzati secondo il decreto Salva Casa, con semplificazione e nuove opportunità per i cittadini.

SCIA in sanatoria: come regolarizzare gli abusi edilizi con il Salva Casa
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La SCIA in sanatoria è una procedura fondamentale per regolarizzare interventi edilizi eseguiti senza l’autorizzazione preventiva richiesta. Introdotta per semplificare la gestione delle difformità edilizie, questa pratica ha subito importanti aggiornamenti normativi grazie al decreto Salva Casa (D.L. 69/2024, convertito in legge 105/2024), che ha ampliato le possibilità di regolarizzazione e semplificato le procedure.

  1. Cosa prevede la SCIA in sanatoria?
  2. Innovazioni introdotte dal decreto Salva Casa
  3. Documentazione e modalità di presentazione
  4. Differenze tra SCIA e CILA in sanatoria
  5. Sanzioni per la SCIA in sanatoria
  6. Sentenze di riferimento
  7. Sei un ingegnere? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

SCIA in sanatoria: regolarizzazione degli interventi edilizi non autorizzati secondo il decreto Salva Casa, con semplificazione e nuove opportunità per i cittadini.

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività in sanatoria consente di sanare lavori edilizi già realizzati senza autorizzazione, ma richiede il rispetto di precisi requisiti di conformità. La dichiarazione deve essere presentata presso il Comune dove si trova l’immobile, e le modalità di richiesta si sono evolute nel tempo, migliorando l’accesso alla regolarizzazione.

Cosa prevede la SCIA in sanatoria?

La SCIA in sanatoria si divide in due tipologie principali:

  • SCIA tardiva, per interventi ancora in corso;
  • SCIA in sanatoria post-lavori, per opere già completate.

È richiesta per interventi di manutenzione straordinaria, restauro conservativo o modifiche leggere, purché rispettino specifici parametri tecnici e non alterino significativamente l’aspetto o la funzione dell’edificio. Questa procedura risulta necessaria in assenza della SCIA ordinaria per interventi regolamentati dall’art. 22 del D.P.R. 380/01.

Innovazioni introdotte dal decreto Salva Casa

Il decreto Salva Casa ha semplificato il processo di regolarizzazione. Con l’introduzione dell’art. 36-bis nel D.P.R. 380/01, è stato eliminato il requisito della doppia conformità. Ora, per ottenere la sanatoria, è sufficiente dimostrare:

  • la conformità urbanistica al momento della richiesta;
  • la conformità edilizia all’epoca dell’intervento.

Questa novità ha reso più accessibile la regolarizzazione, riducendo i tempi burocratici e favorendo la legalità nel settore.

Documentazione e modalità di presentazione

La domanda di SCIA in sanatoria deve essere accompagnata da una relazione di un tecnico abilitato, che certifichi la conformità dell’opera. Per immobili in zona sismica, sono richieste ulteriori attestazioni per verificare la conformità alle norme tecniche vigenti. Nei casi più complessi, il Comune può richiedere interventi aggiuntivi per garantire il rispetto delle normative di sicurezza.

Se lo Sportello Unico per l’Edilizia non fornisce una risposta entro 30 giorni, il principio del silenzio-assenso consente la prosecuzione automatica del procedimento.

Differenze tra SCIA e CILA in sanatoria

La SCIA in sanatoria è distinta dalla CILA tardiva, che si applica a lavori non strutturali. Quest’ultima è più semplice e meno onerosa, ma non può essere utilizzata per regolarizzare interventi strutturali o modifiche significative. La SCIA, invece, richiede il coinvolgimento di un tecnico qualificato per la direzione dei lavori.

Sanzioni per la SCIA in sanatoria

Il pagamento di una sanzione pecuniaria è obbligatorio per ottenere la SCIA in sanatoria. L’importo varia in base alla conformità dell’intervento e può oscillare tra:

  • 1.032 e 10.328 euro, in assenza di doppia conformità;
  • 516 e 5.164 euro, in caso di conformità verificata.

Per interventi su immobili vincolati, le autorità competenti possono imporre il ripristino dello stato originario e ulteriori sanzioni, fino a 10.329 euro.

Sentenze di riferimento

Una sentenza recente del Consiglio di Stato (n. 7486/2024) ha confermato l’importanza del decreto Salva Casa in situazioni complesse, come il cambio d’uso in aree vincolate. Tuttavia, la sanatoria non annulla automaticamente decisioni precedenti, ma offre una seconda possibilità per regolarizzare situazioni pendenti.

Grazie alle recenti modifiche normative, la SCIA in sanatoria rappresenta un’opportunità concreta per sanare gli abusi edilizi, semplificando le procedure e garantendo maggiore trasparenza. Per chi si trova in situazioni di irregolarità edilizia, è uno strumento indispensabile per mettersi in regola con la normativa vigente.

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