sabato, Maggio 11, 2024
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Attualità

Soglie di anomalia: i ribassi d’asta dopo il correttivo

Il nuovo meccanismo di calcolo introdotto nel correttivo comporta una concentrazione dei valori delle possibili soglie di anomalia verso i ribassi più alti.

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Con l’approvazione del Decreto correttivo al Codice Appalti, è stata introdotta una modifica alla procedura per la determinazione della soglia di anomalia di cui all’art. 97, comma 2. Il metodo in vigore fino allo scorso 20 maggio, oltre ad avere introdotto meccanismi di calcolo della soglia di anomalia, aveva anche prodotto l’effetto di calmierare i ribassi nelle procedure di gara. Ciò in considerazione del fatto che i metodi di calcolo ed i coefficienti a tal fine previsti dal Codice, permettevano potenzialmente di individuare il primo offerente non anomalo tra quelli posizionati nella parte bassa della graduatoria (corrispondente ai ribassi più contenuti).

Il nuovo meccanismo di calcolo introdotto nel correttivo comporta una concentrazione dei valori delle possibili soglie di anomalia verso i ribassi più alti.

La tendenza che sembra avviare questo nuovo sistema di calcolo della soglia di anomalia va verso un lento ma continuo aumento dei ribassi medi che si verificheranno nelle varie procedure di gara aggiudicate con il sistema del prezzo più basso, soprattutto nel caso di esclusione automatica delle offerte anomale.

Di conseguenza, la tendenza a medio/lungo termine potrebbe portare ad avvicinarsi sempre più a un sistema di aggiudicazione prossimo al massimo ribasso solo parzialmente mitigato dal calcolo della soglia di anomalia. Ciò avviene in apparente controtendenza con le intenzioni del legislatore volte a scongiurare aggiudicazioni a prezzi troppi bassi.

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