Bene Inarcassa su presa di distanze dal fondo atlante 2
“I professionisti italiani non possono essere considerati la scialuppa di salvataggio degli istituti di credito” NO al Fondo Atlante 2
“Il futuro previdenziale degli architetti italiani non può mai essere messo a rischio da operazioni dagli esiti incerti. Bene, dunque, ha fatto Inarcassa ad esprimere le proprie perplessità e a prendere repentinamente le distanze dall’iniziativa fondo Atlante 2, confermando la propria vocazione ad investire, piuttosto, nell’economia reale. Gli architetti italiani, ed i professionisti in genere, non possono essere considerati la scialuppa di salvataggio degli istituti di credito.”
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
“Non si può prescindere poi” sottolinea il Presidente degli architetti italiani, Giuseppe Cappochin “dalla situazione di crisi in cui versa la nostra professione che è strettamente legata alla crisi economica ed, in particolare, a quella dell’edilizia. Se non riparte il settore delle costruzioni, non sono solo i progettisti italiani a farne la spese, ma è l’intero Paese a non ripartire”.
“La ripresa economica passa senza dubbio attraverso significativi investimenti nell’economia della conoscenza come quella espressa dai professionisti e rappresentata, ad esempio, dalla possibilità di estendere all’intera carriera lavorativa il periodo per il quale viene chiesto al progettista – che concorre ad una gara nel settore dei Lavori pubblici – di dimostrare la propria esperienza nell’ambito dei servizi in affidamento e non limitandolo ad un solo periodo, spesso l’ultimo triennio”.
Che cosa è il fondo atlante 2?
Il fondo Atlante è fondo d’investimento alternativo che serve a sostenere le banche italiane nelle proprie operazioni di ricapitalizzazione e a favorire la gestione dei crediti in sofferenza del settore.
A fine luglio 2016 nasce il fondo Atlante 2 con l’ingresso delle Casse previdenziali private appartenenti all’Associazione degli enti privati di previdenza (Adepp), di UniCredit, Unipol e Generali Assicurazioni. Il nuovo fondo ha una dotazione di 3-4 miliardi di euro da investire totalmente in NPL e garantisce un rendimento annuo del 6% circa. Il fondo Atlante 2 dovrebbe anzitutto intervenire nell’acquisizione delle sofferenze bancarie del Monte dei Paschi di Siena e in futuro anche di altri istituti di credito.