Terremoto: al via il piano per le opere pubbliche
Approvato il piano delle opere pubbliche durante la cabina di regia riunitasi a Pieve Torina (Macerata), presieduta da Paola Micheli, commissaria straordinaria per la ricostruzione post sisma
Approvato il piano delle opere pubbliche durante la cabina di regia riunitasi a Pieve Torina (Macerata), presieduta da Paola Micheli, commissaria straordinaria per la ricostruzione post sisma 2016/2017, che destina circa 1,035 miliardi di euro alla ricostruzione delle opere pubbliche distrutte dal sisma.
In particolare, alla regione Marche sono stati assegnati oltre 605 milioni di euro così impegnati: 160 milioni per la ricostruzione di 82 scuole e istituti scolastici; 114,53 milioni per 50 case comunali; 190,52 milioni per 164 opere pubbliche; 65 milioni per l’edilizia popolare; circa 75,47 milioni di euro per 20 caserme. Alla regione Abruzzo 156,86 milioni di euro così impegnati: 28,57 per 7 scuole; 20,66 milioni per 9 case comunali, 23,17 milioni per altre opere pubbliche; 82 milioni per l’edilizia popolare e infine 2,43 milioni per opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico.
Assegnati alla regione Lazio: 149,53 milioni di euro così distribuiti: 35,98 milioni per 9 scuole; 71,95 milioni per altre opere, 27,05 milioni per opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico; 14,53 milioni per 5 caserme. Alla regione Umbria vanno: 122,51 milioni così distribuiti: 52 milioni per 32 scuole; 12,39 milioni per 7 case comunali; 33,13 milioni per altre 42 opere pubbliche; 16,27 milioni per l’edilizia popolare; 6,72 milioni per opere di consolidamento a causa del dissesto idrogeologico e, infine, 1,97 milioni per le caserme. E’ avvenuta anche una prima approvazione degli elenchi degli interventi sulle chiese (ancora provvisori) di Lazio, Umbria, Abruzzo e per le diocesi di Macerata, Camerino e Fabriano. Gli elenchi definitivi verranno approvati successivamente in un’ordinanza che prevede anche le procedure di gara per i soggetti attuatori chiese.
Il comitato ha anche approvato il cronoprogramma per arrivare entro la fine di febbraio alla definizione del Piano di intervento sul dissesto idrogeologico nelle zone terremotate.