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Ricerca, da Cipe ok a 5 progetti per oltre 30 milioni

Oltre 30 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca: il Cipe ha ammesso al finanziamento cinque iniziative, dall’infrastruttura di calcolo agli stage per studenti universitari e ricercatori in aziende italiane all’estero.

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Oltre 30 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca: il Cipe ha ammesso, a valere sul Fondo integrativo speciale per la ricerca (Fisr), cinque iniziative, dall’infrastruttura di calcolo agli stage per studenti universitari e ricercatori in aziende italiane all’estero.

Vediamo punto per punto i progetti ammessi al finanziamento del Cipe:

“High performance data network” : proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il progetto vuole contribuire a realizzare un’infrastruttura di calcolo innovativa di punta a livello nazionale, dove fare anche formazione a giovani laureati e dottori di ricerca. Valore complessivo: € 13.500.000.

“Go for IT – Italian Talents – global entrepreneurship”: proposto dalla Fondazione Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane). Obiettivo del progetto è dare ogni semestre la possibilità a 40 tra studenti universitari e giovani ricercatori italiani di sviluppare le proprie competenze e acquisire una mentalità imprenditoriale e internazionale, puntando sulla collaborazione e sull’“ospitalità” delle comunità di imprenditori, innovatori e investitori italiani all’estero (Silicon Valley, Tel Aviv, Singapore, Boston). Gli attori coinvolti sono, oltre al Miur, il Maeci, imprenditori e investitori italiani. Valore complessivo: € 3.000.000.

“Identificazione di agenti bioattivi da prodotti naturali di origine animale e vegetale – PRONAT”: proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) coinvolgendo primariamente il CNCCS (Consorzio Collezione Nazionale di Composti Chimici e Centro Screening), di cui è partner, e gli enti pubblici e privati ad esso connessi con competenze specifiche ed esclusive nelle tematiche del progetto. Obiettivi: costituire una collezione di prodotti naturali provenienti dalle attività di ricerca afferenti al CNR e altri partner accademici come fonte di molecole attive. Valore complessivo: € 6.500.000.

“Nazareno Strampelli” per la ricerca e l’innovazione nella filiera Olivicola-Olearia: proposto da CREA “Consiglio per la Ricerca e l’Analisi dell’Economia Agraria”, in collaborazione con l’Università degli studi della Tuscia. Il progetto sarà sviluppato in stretta sinergia per fornire, agli operatori ed al territorio nazionale, gli strumenti tecnologici e di ricerca adeguati a supportare il trasferimento e l’applicazione di innovazioni tecnologiche nella filiera. Valore complessivo: € 2.997.753.

Centro internazionale di studi avanzati su ambiente ed impatti su ecosistema e salute umana: proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) includendo anche altri enti pubblici e privati, il progetto è finalizzato alla realizzazione, in seno al CNR, di un Centro internazionale di studi avanzati su ambiente ed impatti su ecosistema e salute umana presso la sede del Polo di eccellenza del Mar Mediterraneo (ex complesso monumentale Roosevelt di Palermo), recentemente costituito. Insieme all’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del CNR di Capo Granitola, il Centro internazionale di studi avanzati su ambiente ed impatti su ecosistema e salute umana intende costituire il polo di riferimento per il Dipartimento DTA del CNR in Sicilia su materie legate alla salute dell’ambiente e dell’uomo. Valore complessivo: €. 6.500.000.

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