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Enea fra le sette big del piano Usa per le smart city

Ci sarà anche l’ENEA nel White House Smart Cities Initiative, ilpiano da 80 milioni di dollari per le smart city lanciato dalla Casa Bianca in questi giorni.

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L’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è stata chiamata dal coordinatore dell’iniziativa, il National Institute of Standards and Technology (NIST), a far parte di una coalizione scientifica composta da sette istituzioni di eccellenza del settore che dovrà arrivare – entro l’estate 2017 – all’implementazione di un Internet of Things-Enabled Smart City Framework.

L’obiettivo è quello di individuare i punti-chiave e valutare come le diverse tecnologie, sistemi e linguaggi per ‘far funzionare’ una città intelligente possano integrarsi, cooperare e scambiarsi informazioni, all’insegna dell’interoperabilità.

Oltre a NIST ed ENEA, le istituzioni coinvolte sono American National Standards Institute (ANSI), U.S. Green Building Council (USGBC), European Telecommunications Standards Institute (ETSI), la piattaforma FIWARE dell’Unione europea e il Ministry of Science ICT and Future Planning della Repubblica di Corea.

All’ENEA è stato affidato il compito di identificare architetture e standard per la Smart City utilizzati in Italia ed in Europa per l’integrazione di diverse funzionalità quali la gestione degli edifici e delle abitazioni, dell’illuminazione pubblica e del traffico, la protezione delle infrastrutture critiche urbane, l’interazione con i cittadini. In particolare, i ricercatori della Divisione Smart Energy dell’Agenzia dovranno identificare le modalità con cui i vari servizi urbani scambiano tra loro le informazioni in modo standardizzato.

A livello nazionale l’Agenzia ha già sviluppato diversi progetti di smart city fra i quali, ad esempio, il Public Energy Living Lab(PELL), City 2.0, Brescia Smart Living, Smart Basilicata e RoMA. Inoltre si è occupata dello ‘smart ring’ dell’Aquila, un’esperienza pilota di sviluppo urbano basata su un anello stradale con installazioni intelligenti di illuminazione pubblica, mobilità sostenibile, gestione energetica degli edifici e monitoraggio ambientale.

Progetti e reti di ricerca sulle smart city a cui partecipa l’ENEA

CITY 2.0 – City 2.0 sviluppa  tecnologie e metodologie che permettono di integrare reti di sensori, sistemi di comunicazione e applicazioni intelligenti per rendere più efficiente la gestione di reti urbane connesse a servizi pubblici. Le applicazioni sono in corso di sperimentazione a L’Aquila, dove è stato realizzato un anello viario intelligente (Smart Ring) che comprende servizi di illuminazione intelligente, gestione energetica di reti di edifici, mobilità innovativa, monitoraggio ambientale e partecipazione attiva dei cittadini.

Smart Basilicata –Ilprogetto mira allo sviluppo di una ‘smart community lucana’ combinando valorizzazione del patrimonio naturale, efficienza energetica, mobilità sostenibile e sicurezza attraverso l’innovazione nei processi organizzativi, modelli gestionali e soluzioni tecnologiche innovative per ottimizzare l’efficienza nella gestione sostenibile delle risorse.

Resilience enhancement of a Metropolitan Area (RoMA) -Il progetto si propone di aumentare la resilienza di un sistema complesso come quello di una città moderna e della sua area metropolitana, dove devono coesistere le necessità di sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture preposte ad erogare con efficienza servizi essenziali; a tal fine verrà realizzato un Centro per la Sicurezza dell’Area Metropolitana (CSAM) nel quale i diversi settori saranno costantemente analizzati: la mobilità e il traffico, la valutazione del rischio delle infrastrutture critiche, l’analisi del rischio per l’ambiente e il suo contenuto (beni primari e patrimonio culturale) e l’interazione tra PA e cittadini. Per la gestione del sistema è previsto lo sviluppo di una piattaforma per la sicurezza delle Infrastrutture Critiche (CIPCAST).

EERA – Joint Programme Smart Cities – EERA-Joint Programme Smart Cities al momento è la rete di ricerca più importante in Europa su questa tematica ed è suddivisa in quattro aree di lavoro (Subprogrammes): Energy in Cities (Coordinato da AIT, AT); Urban Energy Networks (Coordinato da ENEA); Energy-efficient Interactive Buildings (Coordinato da NTNU, Norvegia e Co-Coordinato da ENEA); Urban City Related Supply Technologies (Coordinato da Università di Saragozza, Spagna).

Sviluppo di un modello integrato di Smart District Urbano -Il progetto riguarda lo sviluppo di un modello di smart district come distretto urbano intelligente in cui tutti i servizi di quartiere vengono gestiti in maniera ottimale, sinergica ed interoperabile. La forte innovatività risiede nell’integrazione di “servizi smart” all’interno del distretto in modo che ogni servizio possa interagire con gli altri fruendo in tempo reale della garanzia dei dati per ottimizzare il servizio. Tra i servizi integrati: aggregatore di consumo domestico, reti di smart buildings, sistemi per la protezione delle infrastrutture critiche, illuminazione pubblica adattiva, servizi di mobilità sostenibile, living lab per smart community.

Public Energy Living Lab (PELL) -PELL è una piattaforma per il controllo e la valutazione delle prestazioni (consumi e funzionalità) delle infrastrutture pubbliche energivore (es. edifici pubblici, illuminazione pubblica, reti idriche, trasporti pubblici), realizzato attraverso un centro di raccolta dati e diagnostica in tempo reale su consumi energetici e prestazioni di impianti di illuminazione pubblica e di edifici pubblici. L’infrastruttura è composta da sensori, sistemi di trasmissione dati in tempo reale, modelli per il calcolo dei Key Performance Indicators; sistema cloud open-data centralizzato, per la raccolta, l’analisi e la redistribuzione dei dati.

Brescia Smart Living -Il Progetto mira a sviluppare aspetti di sicurezza e servizi efficienti per uno “smart district” innovativo dal punto di vista energetico, funzionale, sociale, grazie alla integrazione delle diverse reti (termiche, elettriche, gas, acqua, illuminazione pubblica, rifiuti). Inoltre il cittadino viene coinvolto nella vita del distretto attraverso tecnologie abilitanti per la consapevolezza dei propri consumi e nuovi servizi per la salute, la sicurezza e il benessere; la comunità sarà attivata verso una nuova coesione e partecipazione alla vita sociale.

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