Condominio minimo: che cosa è, quali sono le caratteristiche e quali sono i bonus che possono essere richiesti?
Che cosa è il condominio minimo, quali sono le sue caratteristiche e quali i bonus che possono essere richiesti per questa tipologia di condominio.
La definizione di condominio minimo viene utilizzata in letteratura tecnica e nei testi di legge per descrivere un condominio abitato da un massimo di otto condòmini differenti occupanti un minimo di due appartamenti. I due appartamenti devono essere di due proprietari diversi.
Che cosa è il condominio minimo, quali sono le sue caratteristiche e quali i bonus che possono essere richiesti per questa tipologia di condominio.
- Caratteristiche di un condominio minimo.
- Amministratore condominio minimo.
- I condomini minimi possono richiedere le agevolazioni fiscali previste dal Superbonus?
- Come richiedere il superbonus 110 se manca l’amministratore di condominio?
- Sei un ingegnere? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?
La trattazione della materia del condominio minimo merita attenzione e una discussione attenta e particolare. L’immobile condominiale definito minimo ha caratteristiche e dettagli assolutamente diversi rispetto alle altre tipologie di condominio.
Il termine è una locuzione nata negli ultimi anni dal bisogno di descrivere un preciso edificio strutturato, diviso, in due appartamenti con proprietari diversi.
Caratteristiche di un condominio minimo.
Per costituire un condominio minimo sono sufficienti due appartamenti interni a un unica palazzina.
Nella realtà questa definizione minima, può essere allargata ed estesa a comprendere immobili caratterizzati dalla presenza al loro interno di otto edifici diversi appartenenti a otto proprietari differenti.
Come per i condomini tradizionali, anche quelli minimi devono sottostare ai dettami del codice civile e avere al loro interno degli spazi comuni, parti interne dell’immobile o del cortile con proprietà e uso condiviso tra tutti i condòmini. Allo stesso modo, anche in tema di divisione delle spese condominiali, si applicano ai condomini minimi la disciplina di ripartizione in millesimi.
Differentemente dai condomini tradizionali, in quelli minimi non è necessario redigere un regolamento condominiale. Obbligo che scatta dal numero di dieci condòmini in su.
Amministratore condominio minimo.
Un condominio avente queste caratteristiche di base non ha bisogno della nomina di un amministratore condominiale. Amministratore che diventerebbe invece necessario non appena si supererebbe la soglia degli otto condòmini.
Superando questo numero massimo di condòmini si perdere la possibilità di utilizzare e rientrare nella qualifica di condominio minimo e si rientra nell’obbligo di nominare un amministratore.
I condomini minimi possono richiedere le agevolazioni fiscali previste dal Superbonus?
La risposta è molto semplice. Anche i condomini minimi possono accedere alle detrazioni fiscali previste dal Superbonus 110%.
Per ottenere il bonus però, sarà necessario documentare che i lavori di ristrutturazione e quelli aventi come obiettivo il miglioramento delle prestazioni energetiche, sono stati eseguiti sulle parti comuni del condominio.
Richiesta superbonus 110 nei condomini minimi.
Le modalità di richiesta del bonus sono influenzata dalla caratteristica assenza della figura dell’amministratore condominiale. Nei condomini minimi non è obbligatorio nominare un amministratore. Per richiedere l’agevolazione è sufficiente nominare un incaricato tra i condòmini. Sarà quest’ultimo a svolgere tutte le pratiche e a seguire il procedimento in tutte le sue fasi.
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