Sblocca-cantieri, Oice: bene l’obbligo del pagamento diretto del progettista nell’appalto integrato
Scicolone, OICE: “Arginare il calo dei bandi con la stabilità delle regole; fare presto il regolamento”.
Scicolone, OICE: “Arginare il calo dei bandi con la stabilità delle regole; fare presto il regolamento”. Valore della progettazione nei cinque mesi del 2019 a +42,4%, ma -15,9% in numero. A maggio la progettazione vola a +162,9% in valore su maggio 2018
Il mercato della progettazione a maggio si mantiene su valori alti: infatti nel mese sono state bandite 249 gare (di cui 63 sopra soglia), con un valore di 54,7 milioni di euro (45,3 sopra soglia); rispetto al precedente mese di aprile il numero sale del 36,8% e il valore del 5,4%. Il confronto con maggio 2018 vede il numero crescere del 25,1% e il valore del 162,9%, da considerare che a maggio si è raggiunto il valore più basso del 2018.
I dati dei primi cinque mesi 2019, sempre per la sola progettazione, mostrano il valore ancora in forte crescita: nei cinque mesi le gare sono state 1.113 (292 soprasoglia) per un valore di 289,2 milioni di euro (247,8 sopra soglia), il valore cresce del 42,4%, ma il numero cala del 15,9%. L’andamento positivo del mercato è dovuto ai bandi sopra soglia che crescono del 37,7% in numero e dell’83,7% in valore, mentre i bandi sotto soglia crollano, -26,1% in numero e -31,8% in valore.
Secondo l’aggiornamento al 31 maggio dell’osservatorio OICE-Informatel, nei primi cinque mesi del 2019 anche il mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura è in crescita nel valore: sono state infatti bandite 2.164 gare per un importo complessivo di 545,5 milioni di euro che, confrontati con i primi cinque mesi del 2018, mostrano un calo del 3,7% nel numero (positivo a +45,1% il sopra soglia) ma una crescita del 61,9% nel valore (+92,5% sopra soglia).
La crescita del valore messo in gara – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – è sostenuta dai bandi di maggiore importo, ma ci preoccupa sempre più il calo dei bandi di medio e piccolo importo e la riduzione complessiva del 16% nei primi cinque mesi del numero delle gare. Tutto ciò è avvenuto in coincidenza con l’annuncio del varo della riforma organica del codice e delle modifiche del decreto- legge sbloccacantieri, finalmente approvato, ma che lascia aperta una fase di ulteriore lavoro normativo che temiamo possa rallentare ancora di più il mercato. Occorre quindi rapidamente arrivare alla definizione del regolamento che sostituirà le linee guida ANAC n. 1 che molto abbiamo apprezzato e i decreti ministeriali che ci riguardano; su questo siamo pronti a dare il nostro contributo perché si faccia presto. Per il resto siamo soddisfatti – ha continuato il Presidente OICE – che il decreto 32, nel testo definitivo, contenga alcuni punti fortemente voluti fra cui l’anticipazione contrattuale del 20% anche per i servizi e l’obbligo del pagamento diretto del progettista nell’appalto integrato; pur non credendo che l’appalto integrato possa essere la risposta giusta. Siamo ancora convinti che in generale ci siano molti punti ancora da modificare ad esempio sui compensi dei progettisti, sul contenimento dei ribassi eccessivi, sulla riduzione degli oneri di partecipazione alle gare sulla certezza dei tempi di aggiudicazione, sulla formazione di project manager interni alle stazioni appaltanti. Auspichiamo infine – ha concluso Gabriele Scicolone – che l’ANAC possa rappresentare sempre un punto di riferimento per il nostro settore, per monitorare il mercato evitandone le distorsioni, per prevenire il contenzioso e per dotare le stazioni appaltanti di bandi-tipo che riducano le disomogeneità degli atti di gara.
Le gare per tutti i servizi di ingegneria e architettura rilevate nel mese di maggio sono in forte crescita, infatti le gare pubblicate sono state 486 (135 sopra soglia) con un valore di 109,3 milioni di euro (88,3 sopra soglia). Rispetto al precedente mese di aprile il numero delle gare crescedell’11,5% e il loro valore cala del 3,0%, rispetto al mese di maggio 2018 il numero cresce del 6,8% e il valore dell’83,1%.
Continuano ad essere sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a maggio il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2016 è al 42,8%, per quelle indette nel 2017 il ribasso arriva al 40,1%. Le notizie sulle gare pubblicate nel 2018 attestano un ribasso del 40,8%.
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 470 unità dei primi cinque mesi del 2018, alle 324 del mese appena trascorso, con un incremento del 45,1%.
Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 16,7%. L’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto 3,5%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 26,2%, Francia 24,5%, Polonia 11,6%, Svezia 4,8%.
Nei primi cinque mesi del 2019 l’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 2.691,8 milioni di euro, con 253 bandi. Gli appalti integrati da soli sono 65 per 541,4 milioni di euro, nel primo quadrimestre 2018 erano stati 75 in numero per un valore di 1.754,7 milioni di euro, il valore dei servizi di ingegneria compreso in questi bandi è stimabile in 10,0 milioni di euro.