mercoledì, Dicembre 25, 2024
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Antisismico

Giunti di Dilatazione per pavimenti in edifici isolati sismicamente: il sistema K3D

Il sistema K3D è un sistema di giunzione a pavimento per giunti fino a 1000 mm soggetti a movimenti fino a +/-950 mm in strutture soggette a grandi movimenti come strutture isolate o alte, anche soggette a traffico di veicoli.

Giunti di Dilatazione per pavimenti in edifici isolati sismicamente
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I giunti sismici. Le strutture isolate dal sisma sono vincolate al suolo mediante interposizione di isolatori in grado di trasmettere i carichi verticali dell’edificio alle fondazioni e di limitare l’accelerazione indotta alle strutture dalle scosse sismiche. Per garantire tale vantaggio è essenziale scollegare la struttura dal suolo o da edifici attigui per l’intero sviluppo perimetrale mediante vuoti (giunti) di dimensioni superiori ai grandi movimenti attesi.

I giunti sismici rivestono quindi un ruolo decisivo nel:

  • garantire il movimento nelle 2 direzioni del piano pari al movimento degli isolatori

  • evitare il martellamento delle due strutture giuntate

  • non lasciare durante i movimenti orizzontali aperti varchi tali da arrecare pericolo al transito di persone lungo le vie di fuga

    non far cadere durante i movimenti parti del giunto nè lasciare cadere altri oggetti dal varco stesso

  • garantire una superficie liscia e complanare adatta al transito di persone carrozzine lettighe e macchinari sia in esercizio che durante i movimenti indotti dal sisma

  • durabilità, grazie all’utilizzo di materiali non soggetti a corrosione o deperimento

L’assenza di tali requisiti può pregiudicare il corretto funzionamento dell’isolamento alla base e rendere impossibile l’utilizzo delle vie di fuga durante e dopo un evento sismico.

Il sistema K3D è un sistema di giunzione a pavimento per giunti fino a 1000 mm soggetti a movimenti fino a +/-950 mm in strutture soggette a grandi movimenti come strutture isolate o alte, anche soggette a traffico di veicoli.

Il sistema, a sezione rettangolare privo di alette laterali di sotto-pavimentazione e di viti in vista, è realizzato mediante carrello centrale rigido in alluminio zigrinato antiscivolo a vista e guarnizione armata laterale in gomma ad alta resistenza ai carichi verticali.

Il movimento in asse al giunto è consentito dallo scorrimento laterale del carrello su un sistema di rulli interno al giunto per non interferire con le pareti adiacenti.

I movimenti. Mitigare il rischio sismico è anche:

  • salvaguardare l’integrità fisica delle diverse strutture componenti un edificio, attraverso un opportuno dimensionamento dei giunti onde evitare martellamenti;

  • tutelare l’integrità e/o la funzionalità dei cosiddetti componenti non strutturali, fra i quali i giunti di dilatazione a pavimento, il cui malfunzionamento o collasso in caso di sisma può provocare effetti anche gravi, inficiando per esempio la fruibilità di alcuni passaggi (vie di fuga) o addirittura aprendo nei pavimenti dei varchi liberi nei quali le persone o i veicoli leggeri (si pensi alle lettighe degli ospedali) possono trovare ostacolo alla fuga.

Una stima della larghezza di giunto da considerare “sensibile” può essere fatta per esempio notando che la normativa sulla sicurezza valuta pericoloso un varco di larghezza oltre i 20 cm e quindi da proteggere.

Da questo punto di vista la legislazione recente ha fornito qualche indicazione abbastanza precisa.

Riferendosi in particolare alle NTC 2018, si nota come la definizione stessa degli stati limite di esercizio SLO e SLD fa riferimento al comportamento delle “parti non strutturali”.

Si prescrive per esempio che allo SLD la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi non strutturali, “non deve subire danni ed interruzioni d’uso significativi”, oppure “subisce danni tali da non mettere a rischio gli utenti “ mantenendosi immediatamente utilizzabile pur nell’interruzione d’uso di parte delle apparecchiature.

Estratti delle norme (NTC 2018: 7.2.3): “con l’esclusione dei soli tamponamenti interni (…), gli elementi non strutturali il cui danneggiamento può provocare danni a persone (…). Devono essere verificati per l’azione sismica corrispondente a ciascuno stato limite considerato “

I sistemi di giunzione devono essere in grado di compensare i movimenti relativi allo SLO senza subire nessun danno durante e dopo le scosse, mentre in caso di movimenti relativi allo SLD non ci devono essere cadute di componenti durante il sisma e, esaurito questo, il passaggio deve risultare comunque fruibile.

Il sistema di giunzione ed il suo funzionamento diventano parte integrante della vita e del livello di sicurezza di ogni grande struttura, ovviamente con particolare riferimento a quelle isolate ed a quelle pubbliche e strategiche, come ospedali, scuole, centri commerciali e grandi edifici produttivi.

La progettazione dei sistemi TECNO K GIUNTI, interamente nazionale, tiene in piena considerazione questi parametri legislativi, dando conto del soddisfacimento rispettivamente dello SLD e SLU attraverso le specifiche “movimento termico”, “movimento sismico” e “movimento ultimo”.

La serie K 3D infine, offre il soddisfacimento delle più severe specifiche, tipiche per esempio delle strutture isolate, anche grazie alla possibilità di compensare movimenti in entrambe le direzioni del piano. I sistemi di giunzione devono soddisfare a precise specifiche prestazionali progettuali di movimento e fruibilità, direttamente correlate ai diversi stati limite di progetto: c’è sempre meno spazio per le approssimazioni.


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