Un piano di prevenzione del rischio sismico non è più rinviabile
L’ha detto, nel corso del convegno “Resilienza e sicurezza per i territori e le città”, il Presidente del CNI che poi ha aggiunto: “Rendiamo obbligatoria la messa in sicurezza delle nostre case”.
“Un piano di prevenzione del rischio sismico non è più rinviabile. Occorre attuarlo al più presto rendendo obbligatoria la messa in sicurezza delle nostre case”. Questo il messaggio forte lanciato da Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, intervenuto stamattina nell’ambito del convegno “Resilienza e sicurezza per i territori e le città” organizzato dal Dipse (Dipartimento progetto sostenibile ed efficienza energetica) dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Roma.
“Appena pochi giorni dopo il primo sisma del 24 agosto scorso – ha detto Zambrano – come RPT abbiamo presentato, nell’ambito di Casa Italia, un primo documento con le proposte dei professionisti tecnici in tema di prevenzione del rischio sismico. Nei mesi successivi abbiamo ulteriormente perfezionato le nostre proposte, condividendole con altri soggetti interessati.
“E’ almeno dal terremoto dell’Irpinia del 1980 che si parla della messa in sicurezza del patrimonio abitativo italiano. I dati del Centro Studi del CNI dimostrano che se l’avessimo realizzata avremmo speso una cifra inferiore rispetto ai circa 140 miliardi di euro che, se consideriamo anche l’ultimo sisma, lo Stato ha sborsato per finanziare le varie ricostruzioni. Senza contare che avremmo salvato migliaia di vite umane. Allora perché la messa in sicurezza non è stata realizzata? Ciò è accaduto anche perché è difficile far comprendere fino in fondo a tutti l’importanza della prevenzione. Se i cittadini, ad esempio, intuiscono l’utilità di strumenti come l’ecobonus, è più complicato fargli percepire la necessità della prevenzione. Per questo è arrivato il momento di riflettere sulla possibilità di renderla obbligatoria venendo però incontro alle esigenze dei cittadini. Attraverso un sistema di contributi rispetto alla spesa sostenuta, oltre che incentivi e sgravi fiscali. Solo così riusciremo a far capire alla gente quale sia l’importanza della qualità e della sicurezza delle nostre abitazioni”.
“Mi auguro – ha concluso Zambrano – che la prevenzione non si riduca al solito ritornello che non porta mai a nulla. Occorre avviare al più presto una seria campagna di adeguamento sismico”.