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Edilizia

Su Opencantieri del MIT da oggi anche porti e aeroporti

Opencantieri è una piattaforma che connette i glossari del mondo dei trasporti e mette in rete infrastrutture e professionisti del mondo dell’edilizia

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 Con nuovi dati sulle opere pubbliche in porti e aeroporti, e con un glossario che mette in connessione i termini del linguaggio tecnico dei trasporti prosegue il cammino di trasparenza di Opencantieri, il portale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti http://opencantieri.mit.gov.it che comunica i dati sugli investimenti nelle infrastrutture pubbliche, consentendo ai cittadini una visibilità sempre più diffusa e accurata su un aspetto così importante delle politiche di sviluppo del Paese.

 

Importanti novità in arrivo questi giorni dal fronte dei ministeri. Ci sono alcune novità rilevanti con il rilascio di una nuova versione del sito opencantieri. Oltre ad una generale manutenzione delle pagine, ancora più ricche e aggiornate, si aggiungono nuove categorie di dati tra le quali aeroporti e porti, in tutto 555 cantieri in più.

Per gli aeroporti il dettaglio degli interventi dal 2004 al 2015 per aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (Linate e Malpensa) e Venezia – collegamento con la banca dati MIA (Monitoraggio Investimenti Aeroportuali) di ENAC; l’elenco degli interventi e relativa spesa negli anni 2014 e 2015 per i contratti di programma sui restanti principali aeroporti italiani.

Per i porti l’elenco degli interventi e i relativi importi nei 24 porti italiani di rilevanza nazionale.

La presentazione sintetica di queste informazioni è accompagnata dalla contestuale esposizione di tutti i dati sul portale dei dati aperti del ministero http://dati.mit.gov.it che, tra le altre cose, a prova di un costante allineamento delle politiche integrate di trasparenza anche a livello comunitario, è il primo in Italia ad essere conforme allo standard DCAT-AP_IT per l’interoperabilità con i cataloghi dei dati aperti nazionale ed europeo. Si procede così verso la copertura sempre più ampia del monitoraggio di cittadinanza sugli investimenti nelle infrastrutture italiane, che ha sempre caratterizzato e sta connotando sempre di più l’azione del Ministero.

Il glossario del mondo delle infrastrutture: le connessioni tra mille concetti

A questi fatti si aggiunge una nuova e ulteriore azione di trasparenza e di coinvolgimento attivo dei cittadini e delle Amministrazioni. Il mondo delle infrastrutture è tipicamente “multiculturale”: porti, strade, ferrovie, aeroporti, metropolitane. I diversi attori espongono glossari sul web per “spiegare” le proprie terminologie. Troviamo spesso il medesimo concetto descritto da parole diverse mentre, allo stesso lemma, corrispondono definizioni quasi mai coincidenti e non di rado conflittuali. Una stridente confusione che ostacola continuamente la trasparenza e il rapporto col cittadino su un tema così rilevante e delicato.

Il MIT, con una iniziativa nuova nel nostro Paese e non solo, ha intercettato questi glossari su un’unica piattaforma a disposizione di tutti http://opencantieri.mit.gov.it/glossario_graph

Il tessuto lessicale che spiega tanta complessità, è stato pazientemente ricostruito agganciando gli stessi concetti nei diversi ambiti culturali. Ne deriva un sistema unitario, organizzato secondo lo stato dell’arte e gli standard comunitari.

È un costante e sicuro appiglio di chiarezza e trasparenza. Oltre alla definizione di tutti i termini, può così sapere, ad esempio, come lo stesso concetto è espresso nei diversi ambiti gergali o quali siano tutti i significati di un unico lemma attraverso l’intera galassia dei tanti soggetti che si occupano di infrastrutture e investimenti pubblici. Ognuno di questi, amministrazioni, soggetti privati, imprese, continua ad usare il proprio linguaggio. Ogni termine è tuttavia riconoscibile e navigabile, in modo da eliminare ogni ambiguità verso il linguaggio degli altri. Il fondamento ineludibile e prerequisito di qualsiasi operazione di trasparenza.

Questo sistema di conoscenza è pubblico, aperto, disponibile e riusabile. Come in una “banca del linguaggio”, chi deve costruire, gestire o ampliare il proprio glossario può scegliere, tra i concetti disponibili, quelli che meglio incontrano le sue esigenze e integrarli nel suo lessico. Può altresì definire ulteriori concetti ex novo che restano poi patrimonio collettivo, anch’essi pronti per essere navigati, riusati da altri utenti.

Il sistema, in fase sperimentale, contiene già adesso circa mille concetti che si moltiplicheranno rapidamente nei prossimi mesi. Un’operazione culturale che si prefigura come il primo mattone di un nuovo sistema di comunicazione trasparente della PA.

 

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