Startup innovative, valore complessivo della produzione a quota 600 milioni di euro nel 2015
È online il 9° rapporto trimestrale sui principali trend demografici e finanziari delle startup innovative italiane, realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico
È online il 9° rapporto trimestrale sui principali trend demografici e finanziari delle startup innovative italiane, realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con InfoCamere e UnionCamere: la presente edizione risulta di particolare interesse sotto il profilo economico, in quanto rivela per la prima volta i dati sui bilanci del 2015, terzo anno di operatività della policy correlata.
Il rapporto evidenzia come al 30 settembre 2016 le startup innovative iscritte nella sezione dedicata del Registro delle Imprese fossero 6.363, con un incremento di 420 unità (+7,07%) rispetto alla precedente rilevazione del 30 giugno. L’incidenza delle startup innovative sul totale delle società di capitali italiane si attesta ora a quota 0,4%, in aumento rispetto allo 0,38% di fine giugno e allo 0,35% di fine marzo.
A fine settembre il numero complessivo di soci delle startup innovative era pari a 25.622, 2.577 in più rispetto a fine giugno; a questi si aggiungono 9.042 addetti (+849) impiegati nelle 2.593 startup innovative con almeno un dipendente, il 43,63% del totale. I dati sugli addetti, di fonte INPS, includono tutti i lavoratori subordinati, anche part-time e stagionali, e non comprendono i compensi a partita IVA. Poiché vengono forniti con un gap temporale di tre mesi sulla rilevazione reale, l’ultima data per cui è possibile calcolare il dato cumulativo di soci e dipendenti è il 30 giugno 2016: a metà anno, le startup innovative coinvolgevano complessivamente 32.087 persone, un incremento del 47,5% sull’anno precedente.
La Lombardia si conferma essere la regione più popolosa con 1.382 startup innovative, pari al 21,7% del totale nazionale. Seguono l’Emilia-Romagna con 782 (12,3%), il Lazio con 625 (9,8%), il Veneto con 492 (7,7%) e la Campania, che con 404 startup innovative (6,35%) supera il Piemonte e raggiunge per la prima volta la quinta posizione. La regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto alle società di capitali presenti è però il Trentino-Alto Adige (1,05%). Seguono le Marche (0,77%), l’Emilia-Romagna (0,7%) e il Friuli Venezia-Giulia (0,62%).
Come anticipato, questo rapporto attinge da una nuova, importante fonte dati: i bilanci 2015, disponibili oggi per 3.853 startup innovative sulle 6.363 iscritte al 30 settembre (60,55%). Complessivamente, le startup innovative che hanno presentato almeno un bilancio hanno registrato nel 2015 un valore della produzione lordo pari a 585.211.807 euro, un incremento notevole rispetto ai 325,6 milioni di euro della precedente rilevazione, relativa al 2014. Ciò si deve non solo al maggior numero delle imprese su cui è stato possibile effettuare il calcolo (+34,7%), ma anche alla crescita del valore medio della produzione (+33,4%): questo era nel 2015 pari a circa 152 mila euro, un incremento di 38 mila euro sul dato relativo all’anno precedente.
Anche il grado di immobilizzazioni sull’attivo patrimoniale risulta particolarmente elevato: il rapporto è pari al 29,4%, quasi 9 volte maggiore rispetto al rapporto medio delle altre società di capitali, pari al 3,3%.
Come nel 2014, anche nel 2015 prevale la quota percentuale di startup innovative che registra una perdita: 57,07%, contro il 56,54% dell’anno precedente. Le startup innovative in utile presentano indicatori di redditività sensibilmente migliori di quelli delle altre società di capitali in utile (ROI: 0,11 contro 0,03; ROE: 0,25 contro 0,04) e generano più elevato valore aggiunto (32 centesimi ogni euro di produzione contro 22).