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Ripartenza coronavirus: i 5 punti con le proposte del CNI

La ripresa dei cantieri edili tra salute, sicurezza e rispetto dei vincoli normativi: la proposta in 5 punti degli ingegneri italiani

Ripartenza coronavirus: i 5 punti con le proposte del CNI
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Il coronavirus ha sconvolto le nostre vite e le nostre attività professionali, il prolungato stop sta facendo nascere e diffondere un senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni e una probabile ricaduta negativa sul settore delle progettazioni e del lavoro.

La pandemia, in Italia, è stato contenuta al costo di un durissimo lockdown. Chiusura forzata che ha permesso dai primi giorni di maggio di riprendere, a piccoli passi, le attività produttive.

Ha disporre la graduale riapertura è stato il DPCM del 26 aprile, che ha indicato gli step per poter ripartire in sicurezza. Una decisione totalmente Governativa quindi che però gli ingegneri hanno deciso di sposare fornendo a tutti gli iscritti all’ordine e a tutta la cittadinanza italiana un utile contributo per quanto riguarda il dimensionamento delle misure anticontagio e l’adozione di azioni integrate che mirano a consentire una più efficace riorganizzazione del mondo del lavoro.

Quali sono le cinque indicazioni che il CNI ha deciso di regalare agli italiani?

Il CNI propone per riprendere le attività in sicurezza un preciso schema di azioni.

  • 1. le attività commerciali e professionali devono predisporre al loro interno un articolato Piano di Sicurezza Anticontagio (PSA);
  • 2. un tecnico abilitato deve essere il responsabile per la stesura del Piano di Sicurezza AntiContagio;
  • 3. gli adempimenti previsti dal Piano Sicurezza Anticontagio devono essere verificati periodicamente da un professionista abilitato a ricoprire il ruolo di Coordinatore della Sicurezza;
  • 4. il Piano Sicurezza Anticontagio non deve essere visto come un documento fisso e statico ma come un aiuto dinamico e modulabile in grado di andare incontro alle diverse e mutevoli situazioni di rischio.
  • 5. i costi per attuare le diverse misure anticontagio previste dal Piano devono essere indicate e riportate secondo le indicazioni dei listini ufficiali.

“Gli ingegneri italiani – afferma Zambrano alla nostra redazione – sono sicuri che questo sia il momento ideale per applicarsi e per innovare le strategie relative alla sicurezza sul lavoro. Questo è il momento migliore per programmare tutte le future attività di prevenzione alla lotta contro il coronavirus”.

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