Rinnovabili: carta vincente della politica energetica italiana post COP21
Un deciso cambio di passo nella politica energetica che punti con decisione sulle energie rinnovabili e che consenta all’Italia di rispettare gli accordi sul clima
Un deciso cambio di passo nella politica energetica che punti con decisione sulle energie rinnovabili e che consenta all’Italia di rispettare gli accordi sul clima. E’ questo l’appello lanciato da assoRinnovabili nel convegno “COP21: cosa deve cambiare nella politica energetica italiana”, che si è tenuto oggi a Roma.
Dalla ricerca “Il Global Cost dell’energia e gli effetti dello sviluppo delle rinnovabili” condotta da Althesys e presentata nel corso dei lavori, emerge come produrre energia utilizzando le fonti fossili costi di più rispetto alla produzione da fonti green, se si considerano le esternalità negative che carbone, petrolio e gas producono in termini di cambiamento climatico e inquinamento atmosferico con gravi danni alla salute. Le rinnovabili non rappresentano un costo per il Paese: il saldo attualizzato tra i costi e i benefici del sostegno alle rinnovabili è positivo tra i 30 e i 100 miliardi, senza contare i vantaggi per la salute e per l’ambiente.
Nel corso dei lavori, assoRinnovabili ha lanciato una proposta in tre azioni per ridurre la CO2 e rilanciare l’industria europea. La prima prevede il rafforzamento dell’attuale Emission Trading Scheme (ETS) con l’introduzione di un prezzo minimo di almeno 20 euro/ton di CO2 destinato a crescere progressivamente, così come già introdotto nel Regno Unito e in Francia. La seconda consiste nell’introduzione di una Border Adjustment Tax (BAT) sui beni e servizi importati in Europa, basata solo sulle emissioni derivanti dall’energia impiegata nelle attività di produzione e distribuzione degli stessi. La terza proposta prevede l’obbligo per tutti i prodotti venduti in Europa di indicare sull’etichetta il carbonio emesso per la loro produzione e per il loro funzionamento: ciò permetterebbe di promuovere il consumo di prodotti maggiormente ecosostenibili.
“I dati che abbiamo presentato” dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di asso Rinnovabili “dimostrano in maniera chiara e scientifica che il sorpasso delle rinnovabili sulle fossili è già una realtà: sono economicamente competitive, hanno un costo sociale nullo, creano occupazione e hanno le potenzialità per far tornare l’Italia tra i protagonisti della scena energetica e tecnologica europea. Purtroppo nell’ultimo triennio non abbiamo visto provvedimenti del Governo coerenti con questi dati. Non c’è tempo da perdere: COP21 è stata firmata, ora dobbiamo attuarla!”
I lavori sono stati conclusi dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che ha dichiarato come “l’intesa globale sul clima non sia un punto d’arrivo ma il punto di partenza”. “Come Paese dobbiamo incidere sempre di più nelle scelte europee – ha proseguito il Ministro – e dobbiamo fare in modo che il recepimento di COP21 avvenga nel più breve tempo possibile. Dobbiamo poi continuare a investire sulle rinnovabili anche semplificando il sistema, ma non ritengo però che l’Italia possa fare fughe in avanti sul tema del carbon pricing.”