Progetto Ponti: Radiografia Digitale del Ponte sul fiume Tronto
Il patrimonio edilizio ed infrastrutturale italiano è ricco di strutture in calcestruzzo armato, ma solo le normative degli ultimi decenni hanno preso in considerazione la durabilità di questo materiale.
Ad oggi, gli specialisti del settore vengono chiamati a valutare lo stato di conservazione dell’opera e a definire le attività di manutenzione che garantiscano gli standard di sicurezza. Oltre alle ispezioni distruttive, il professionista può ricorrere a tecniche di ispezione non distruttive per ottenere informazioni sulle strutture senza indebolirle; l’ispezione radiografica è una prova non distruttiva ampiamente usata in ambito industriale, ma la sua applicazione in campo civile è limitata dall’assenza di normative di riferimento.
Le società Novatest ed Evolvea del Gruppo Filippetti, da sempre attente a coniugare la tecnologia alle esigenze di mercato, hanno iniziato una forte collaborazione per contribuire allo sviluppo della radiografia in ambito civile. In questo articolo sono, quindi, presentate alcune risultanze di una ispezione radiografica recentemente eseguita nel comune di Arquata del Tronto presso il viadotto “Tronto IV” sulla SS 4.
La campagna di indagini commissionata a Novatest dalla società “ANAS S.p.A. Compartimento della Viabilità delle Marche” è stata effettuata con l’obiettivo di osservare cavità, nidi di ghiaia interni e lo stato di conservazione dei ferri di armatura, in particolare dei trefoli di precompressione.
In assenza di elaborati utili a individuare l’ubicazione dei ferri nella matrice in calcestruzzo, preliminarmente alla campagna radiografica, è stata eseguita una ispezione con strumentazione georadar.
Durante la campagna radiografica sono state usate due sorgenti di radiazioni ionizzanti, attivate e controllate a distanza per mezzo di unità di controllo: un tubo radiogeno con energia di picco tra 35-300 keV per analizzare elementi con spessori fino a 35-40 cm; un betatrone portatile con energia di picco tra 2-7.5 MeV per elementi in calcestruzzo armato con spessori fino a 70 cm. Il sistema di ricezione ed acquisizione digitale dei dati era composto da un pannello ricevitore connesso in remoto con un tablet che, con un apposito software, permetteva la visualizzazione e il salvataggio delle immagini radiografiche in formato digitale.
La radiografia digitale è una tecnologia innovativa che permette di visualizzare un’immagine digitale istantaneamente ed è stata scelta da Novatest ed Evolvea perché permette di valutare la bontà e la chiarezza dell’acquisizione già in situ.
La principale differenza tra la radiografia industriale e quella civile risiede nella diversa manovrabilità dell’attrezzatura; per raggiungere le travi dell’impalcato, i macchinari radiografici e le strumentazioni sono state posizionate su una piattaforma sottoponte by bridge.
Metodo di acquisizione radiografica con l’utilizzo del by bridge
Le radiografie acquisite sono immagini in scala di grigio che forniscono informazioni volumetriche della regione indagata. Ogni singola acquisizione è stata successivamente analizzata da un tecnico radiologo qualificato e da un ingegnere con esperienza sull’analisi di ponti; in particolare, per ogni radiografia sono state ricercate le seguenti anomalie:
- Disomogeneità diffusa e localizzata del materiale, con cui sono state indicate le anomalie (rispettivamente estese e localizzate) che interessano la matrice in calcestruzzo; tra queste singolarità possiamo elencare nidi di ghiaia, disomogeneità del mezzo, fessure.
- Anomalia nel cavo di precompressione, come errori di posa, allentamento dei fili componenti i trefoli, la rottura delle guaine oppure l’assenza di boiacca nelle guaine.
Le immagini radiografiche sono state riunite in gruppi appartenenti alla stessa verticale di acquisizione e, successivamente, le verticali sono state assemblate per gruppi appartenenti allo stesso elemento strutturale per avere un quadro organico delle anomalie riscontrate.
Nonostante l’attuale mancanza normativa, sia Evolvea che Novatest sonoo convinte che la diffusione di standard radiografici in campo civile sarà un passo obbligato, spinto da ragioni economiche e di sicurezza.