Progetto contro l’inquinamento sonoro nei porti: ateneo di Cagliari capofila
Martedì 4 settembre, alle 9.30, alla Stazione marittima del porto di Olbia si è svolta la presentazione di “List Port - Limitazione inquinamento sonoro da traffico nei porti commerciali”.
Martedì 4 settembre, alle 9.30, alla Stazione marittima del porto di Olbia osi è svolta la presentazione di “List Port – Limitazione inquinamento sonoro da traffico nei porti commerciali”. Ai lavori hanno preso parte il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, il presidente dell’Autorità del mare-Sardegna, Massimo Deiana, il vice presidente della Giunta regionale, Raffaele Paci. Paolo Fadda (responsabile scientifico del progetto – Dicaar, dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari) ha esporto le linee guida del progetto di cui l’ateneo del capoluogo è capofila.
“La sfida di List port è quella di migliorare il clima acustico delle città portuali con l’utilizzo di sistemi integrati Its di gestione del traffico. L’obiettivo generale è quello di valutare – spiega Paolo Fadda – come tali sistemi incidano sulla riduzione dei volumi di traffico e quindi delle pressioni sonore in ambito portuale ed urbano”. Il progetto prevede il monitoraggio dei livelli di traffico e di rumore nei porti e nelle principali arterie viarie. A seguire, verranno modellizzate le reti stradali, “al fine di disporre di un modello virtuale in grado di simulare nuovi scenari di rete. I beneficiari finali saranno i residenti ed i visitatori nelle città portuali, mentre quelli di secondo livello saranno gli operatori portuali che potranno contare su una gestione ottimale degli accessi al porto e di una più efficace gestione del traffico interno. Il progetto si fonda su un approccio transfrontaliero, dove i risultati ottenuti nelle sperimentazioni nelle quattro città pilota, verranno valutati e confrontati rispetto alle diverse conformazioni urbane, orografiche e territoriali, per definire una standardizzazione metodologica e modellistica e la loro successiva replicabilità in altri contesti” rimarca il professor Fadda.”
List port persegue alcuni obiettivi della direttiva 2002/49/CE: condivisione politica integrata e sinergica per riduzione inquinamento acustico, sviluppo buone pratiche per definire un approccio metodologico standardizzato per le diverse città portuali, definizione di procedimento progettuale standardizzato che si presti alla scalabilità e replicabilità in altri contesti urbani portuali.