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Attualità

Progetto Broad P.I.T.T: si rafforza la rete delle competenze al servizio dell’innovazione delle PMI

Sottoscritto il Memorandum of Understanding tra i partner del progetto BROAD P.I.T.T., la manifestazione di interesse a perseguirne le finalità con relativo impegno morale, fra ogni singola azienda e la rete dei partner.

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La finalità del Progetto Broad P.I.T.T coordinato da Piccolindustria dell’Unione Industriale Torino – rivolto alla base ampia, “broad”, delle PMI mentre P.I.T.T è l’acronimo di Piccola Impresa Trasferimento Tecnologico – consiste nel trasferimento delle competenze per la gestione dell’innovazione all’interno dei processi aziendali delle PMI grazie all’apporto qualificato di Politecnico, Intesa Sanpaolo e Deloitte. Inoltre quest’anno si è aggiunta, su un progetto, l’Università degli studi di Torino.

“Piccolindustria ha sempre sostenuto concretamente le PMI per aiutarle a crescere, perché l’imprenditore possa relazionarsi e dialogare in modo utile e costruttivo con il mondo della ricerca e con quello della finanza. In quest’ottica Broad PITT acquisisce di giorno in giorno un maggiore rilievo: i mercati premiano infatti le aziende capaci di portare l’innovazione nei propri processi e nei propri prodotti, ed il trasferimento tecnologico mette a sistema quanto il territorio quanto a innovazione ha da offrire” dice Giovanni Fracasso Vice Presidente Vicario di Piccolindustria. L’obiettivo di questa edizione, che fa seguito a quella sperimentale del 2015, è di ingegnerizzare il modello al fine di diffonderlo in modo ancora più ampio, coinvolgendo anche le Istituzioni locali attraverso supporti mirati.

Stefano Serra, Vice Presidente Piccolindustria e delegato sul progetto dichiara: “Questa seconda edizione è l’ingegnerizzazione di un metodo innovativo che abbiamo visto funzionare sulle PMI; adesso vogliamo testare la scalabilità del metodo affinché lo si possa estendere ad un numero sempre più alto di aziende. Gli imprenditori dimostrano da sempre di avere genialità e visione per lo sviluppo dei loro prodotti. E’ arrivato il momento di supportarli con un percorso di coaching che aiuti concretamente le PMI a essere vincenti sui mercati internazionali con l’aiuto delle eccellenze del territorio.”

La prima esperienza di Broad P.I.T.T. risale al 2015, quando l’azienda CASIT si prestò a testare il sistema; in quel caso, l’innovazione promossa ha riguardato tutti gli ambiti aziendali e ha toccato design, tecnologia, management, pianificazione finanziaria e una più approfondita conoscenza dei mercati di destinazione. Questo nuovo approccio ha consentito di trasformare processi di innovazione meno strutturati in un piano organizzato che sta portando l’azienda verso nuovi risultati. Oggi a Broad P.I.T.T. partecipano 10 Imprese selezionate di svariati settori, che hanno deciso di attivare nuovi progetti di innovazione attraverso questa metodologia sperimentale. Sono aziende che, pur essendo molto diverse tra loro, hanno in comune la forte volontà e la giusta visione dell’innovazione che le vuole attrici dei trend di mercato. Le aziende operano con una squadra di specialisti dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, tutors esperti che, lavorando in rete, offrono consulenza costante e supporto necessari per la trasformazione di un’idea innovativa in prodotti spendibili su mercati, spesso nuovi oppure sulla modifica di processi aziendali al fine di renderli maggiormente performanti.

Il Politecnico è partner del progetto fin dalla sua prima edizione. Il Vicerettore per il Trasferimento Tecnologico Emilio Paoluccispiega il ruolo dell’Ateneo: “Con questa iniziativa il Politecnico prosegue nella sua scelta di mettere a disposizione delle imprese del territorio le competenze dei propri ricercatori al fine di fornire un supporto qualificato per l’innovazione dei loro processi e prodotti. La risposta alla richiesta di competitività da parte del mercato richiede oggi una crescente capacità di condivisione di risultati di ricerca e competenze. In questo senso, l’iniziativa Broad P.I.T.T. rappresenta un modo nuovo di fare trasferimento tecnologico finalizzato a rendere immediatamente disponibili brevetti, PhD con alto livello di specializzazione ed altre forme di conoscenza.

Per Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo: “La partecipazione attiva della Banca in questo progetto, fin dalla sua ideazione, rappresenta il senso del nostro impegno quotidiano per l’innovazione. Con questo ulteriore sviluppo, siamo lieti di far conoscere a un numero sempre più ampio di aziende l’esperienza positiva maturata con Casit. Il nostro Gruppo, anche tramite la Direzione Studi e Ricerche, ha le competenze per fornire alle imprese servizi di consulenza eccellenti, volti a far emergere le esigenze d’innovazione, ricerca e sviluppo e individuare il miglior posizionamento competitivo dei prodotti. Siamo in grado di produrre viste su trend specifici e di attivare indagini per testare l’effettivo interesse verso prodotti e servizi, creando sinergie in termini di business e favorendo un network tra imprese e mercati, anche internazionali. L’obiettivo è trasferire conoscenze, facilitare relazioni dirette, accrescere la capacità competitiva, a beneficio della singola azienda e dell’intero tessuto economico e sociale”.

Beppe Pedone Partner Deloitte dichiara: “Il supporto al tessuto imprenditoriale al fine di garantirne competitività e sviluppo è da sempre tra gli obiettivi che caratterizzano il nostro operato. Per Deloitte supportare la seconda edizione del progetto Broad PITT significa continuare un percorso di eccellenza che ha lo scopo di valorizzare concretamente e attraverso azioni mirate le aziende del territorio”.

“L’Università di Torino vuole essere sempre più parte del motore di sviluppo del territorio e per questo ha attivato strumenti quali lo Sportello Università ed Impresa (SUI) – servizio finalizzato a potenziare l’incontro tra la domanda di ricerca/innovazione delle imprese e l’offerta di competenze presenti nei dipartimenti, e ha aderito con grande interesse al progetto Broad PITT – precisa il Vicerettore alla Ricerca Prof. Silvio Aime – che rientra a pieno titolo nella finalità strategiche dell’Ateneo nello sviluppo delle relazioni Università ed imprese”.

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