Primo semestre 2015: Fotovoltaico, eolico e idroelettrico, i dati sulle energie rinnovabili dell’osservatorio ANIE
L’Osservatorio di ANIE Rinnovabili, rielaborando i dati Gaudì, ha presentato il quadro dell’installato di energie rinnovabili in Italia nel primo semestre del 2015 da fotovoltaico, eolico e idroelettrico.
Il fotovoltaico, e le energie rinnovabili in genere, registrano una leggera ripresa nei mesi di maggio e giugno 2015 rispetto ai primi quattro mesi dell’anno. Nel semestre la potenza totale connessa è stata di 127,39 MW. Per quanto riguarda le classi di potenza, gli impianti del settore residenziale, di media e piccola taglia, di potenza compresa tra 3 e 6 kW continuano a farla da padrone con un potenza installata pari a 46,02 MW. Al secondo posto gli impianti di potenza compresa tra 20 e 200 kW, propria del settore industriale, con 27,86 MW di potenza connessa.
Nel settore dell’eolico invece la potenza totale installata nei primi sei mesi del 2015 è stata di 190,08 MW. Sono stati connessi 384 impianti, con prevalenza di impianti di piccola taglia (302) rispetto al grande eolico con 82 impianti connessi.
Nel settore idroelettrico, altra grande risorsa italiana, è stata installata invece una potenza totale di 53,88 MW, con 95 impianti.
“Nonostante i dati incoraggianti di giugno” commenta il Presidente di Anie Rinnovabili Emilio Cremona “ occorre comunque continuare sulla strada intrapresa, con provvedimenti che stimolino il settore delle energie rinnovabili affinché cresca il numero di impianti. ANIE è fortemente impegnata a dare il suo contributo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il GSE e il Ministero dell’Ambiente sui due dossier aperti: il decreto FER non fotovoltaiche e il Green Act”.
“ANIE” ha poi dichiarato lo stesso Cremona “di inserire nel Green Act la possibilità di smaltire le coperture di amianto su edifici civili ed industriali e di sostituirle con impianti che sfruttino le energie rinnovabili”
Il quadro fornito dall’Osservatorio di ANIE è comunque confortante ma non del tutto soddisfacente: non si può infatti dimenticare che l’Italia è ancora lontana dai 500 MW previsti per il settore e dai 400 MW circa connessi nel 2014.