Ponti Morandi in Italia e nel mondo: tutte le progettazioni di Riccardo Morandi
Tutte le opere di Riccardo Morandi, ingegnere di ponti in Italia e nel mondo, pioniere del calcestruzzo precompresso.
I Ponti progettati da Riccardo Morandi, un ingegnere visionario del ventesimo secolo, hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama architettonico globale. Divenuto celebre dopo l’incidente del suo ponte a Genova il 14 agosto 2018, l’attenzione si è rivolta alla sua eredità e alle strutture che portano la sua firma sia in Italia che oltre i confini nazionali. Morandi, un pioniere nell’utilizzo del calcestruzzo armato precompresso, brevettò un innovativo sistema di precompressione nel 1948. Questa tecnica, assieme alla necessità di ricostruire nel dopoguerra e all’efficacia costi-benefici del calcestruzzo, fu cruciale per la diffusione delle sue realizzazioni.
Tutte le opere di Riccardo Morandi, ingegnere di ponti in Italia e nel mondo, pioniere del calcestruzzo precompresso.
- Viadotto Polcevera, Genova
- Ponte Amerigo Vespucci, Firenze
- Ponte Bisantis, Catanzaro
- Ponte di Vagli Sotto, Lucca
- Viadotto Carpineto, Vietri di Potenza
- Ponte di San Niccolò, Firenze
- Viadotto Ansa del Tevere, Roma
- Viadotto Akragas, Agrigento
- Ponte Costanzo – Ragusa
- Ponte sul Wadi al-Kuf, Beida – Libia
- Storm River Bridge, Città del Capo – Sudafrica
- Ponte General Rafael Urdaneta, Maracaibo – Venezuela
- Ponte Pumarejo, Barranquilla – Colombia
- Kinnaird Bridge, Castlegar – Canada
- Sei un ingegnere? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?
Dai primi anni dopo la guerra fino agli anni Ottanta, Morandi si dedicò alla progettazione di infrastrutture e ponti che combinavano funzionalità e innovazione, guadagnandosi un posto di rilievo tra gli ingegneri e progettisti dell’epoca.
Ponti Morandi in Italia
Viadotto Polcevera, Genova
Il viadotto Polcevera, noto anche come Ponte Morandi, era un’opera infrastrutturale cruciale per la rete autostradale italiana, situato a Genova. Estendendosi per 1.182 metri, questo ponte autostradale sorvolava il torrente Polcevera e i quartieri genovesi di Sampierdarena e Cornigliano, inserendosi come parte conclusiva dell’autostrada A10. Questo segmento stradale si presentava come fondamentale per il traffico tra il nord Italia e il sud della Francia, fungendo anche da arteria principale per il collegamento tra il centro e il levante di Genova con il porto di Voltri-Pra’, l’aeroporto Cristoforo Colombo e le zone industriali circostanti. Distintosi come il primo esempio in Italia di ponte strallato realizzato in calcestruzzo armato precompresso, il viadotto fu costruito tra il 1963 e il 1967. Il 14 agosto 2018, il ponte cedette, causando la morte di 43 persone. Questo tragico evento portò alla chiusura al traffico del ponte e, successivamente, nel 2019, alla sua demolizione. Per rimpiazzare il viadotto Polcevera, è stato inaugurato il 3 agosto 2020 il nuovo viadotto Genova San Giorgio, progettato dall’architetto Renzo Piano, segnando l’avvio di una nuova fase per la mobilità nella regione.
Ponte Amerigo Vespucci, Firenze
22,50 metri di larghezza e 9,50 metri di altezza, tre campate ognuna della lunghezza di 54,30 metri. Questa struttura, eretta tra il 1955 e il 1957, rappresenta un esempio tradizioonale di ponte a sbalzo. Alla realizzazione di questa opera hanno contribuito non solo ingegneri, ma anche gli architetti Giorgio Giuseppe Gori, Enzo Gori ed Ernesto Nelli. Il loro apporto si è concentrato sull’estetica del ponte e sulla sua armoniosa fusione con l’ambiente storico circostante, dimostrando un equilibrio tra funzionalità ingegneristica e sensibilità artistica.
Ponte Bisantis, Catanzaro
Questo ponte, che unisce funzionalità stradale e pedonale con una carreggiata e tre corsie, è stato costruito tra il 1959 e il 1962. Con una lunghezza di circa 468 metri e un’altezza di 112 metri, è sicuramente una straordinaria opera di ingegneria. Al momento della sua costruzione, occupava il secondo posto per la grandezza dell’arco in calcestruzzo armato a livello europeo e mondiale, posizionandosi subito dopo il Sandöbron in Svezia.
Ponte di Vagli Sotto, Lucca
Questo ponte serve come punto di connessione tra le due rive del lago, caratterizzato per la sua architettura unica: si distingue da un arco centrale articolato in tre cerniere, affiancato da due strutture a telaio che ricordano delle stampelle, le quali supportano un impalcato realizzato in cemento armato precompresso. Gli elementi longitudinali dell’impalcato sono stati prefabbricati separatamente, una scelta costruttiva che sottolinea l’ingegnosità del design.
Viadotto Carpineto, Vietri di Potenza
Concluso alla fine degli anni Settanta, questo viadotto si estende per 242 metri. Composto da due ponti strallati paralleli, uno per ciascuna direzione di marcia, ognuno dotato di due corsie, la sua particolarità risiede nel metodo adottato per superare le sfide imposte dal terreno in pendenza sottostante, il quale non consentiva l’erezione di pilastri tradizionali. Per ovviare a questa problematica, la struttura si avvale di piloni realizzati in acciaio e in cemento armato precompresso, una soluzione ingegneristica che non solo ha permesso di affrontare le complesse condizioni del sito ma ha anche contribuito all’aspetto distintivo e all’efficienza del viadotto.
Ponte di San Niccolò, Firenze
Realizzato per sostituire il ponte di San Ferdinando costruito nel 1800, il progetto prevedeva un’unica campata di circa 90 metri di luce per una lunghezza totale di 132, con una carreggiata di 16 metri affiancata da due marciapiedi di 2 metri e cinquanta.
Viadotto Ansa del Tevere, Roma
Il viadotto è situato a Roma, nel quartiere della Magliana, è rappresenta un esempio emblematico dell’ingegneria dei ponti all’interno della capitale italiana. É il più antico ponte sospeso di tipo strallato della città, attraversa l’autostrada A91 Roma – Fiumicino, ed è stato completato nel 1967. Misura circa 145 metri in lunghezza e 24 metri in larghezza.
Viadotto Akragas, Agrigento
Il viadotto Akragas è una delle progettazioni di Riccardo Morandi in Sicilia. Situato nel comune di Agrigento funge da collegamento tra le frazioni di Villaseta e Monserrato. Questa imponente opera stradale, completata nel 1970, è articolata in due sezioni distinte: Akragas I e Akragas II. La prima sezione, Akragas I, si estende per 1.402 metri, mentre la seconda, Akragas II, ha una lunghezza di 868 metri. La divisione in due parti permette al viadotto di adattarsi alle specificità geografiche e urbanistiche dell’area, evidenziando l’approccio innovativo e funzionale che caratterizza l’opera di Morandi.
Ponte Costanzo – Ragusa
Il Ponte Costanzo, noto anche come viadotto Irmino, è un’importante via di collegamento tra le città di Ragusa e Modica, in Sicilia. Distintosi per essere stato il ponte più alto d’Italia al momento della sua inaugurazione, conserva ancora oggi il titolo di struttura più elevata della Sicilia.
La lunghezza totale del ponte raggiunge i 956 metri, con una campata principale che si estende fino a circa 180 metri. L’altezza straordinaria di 168 metri non solo testimonia l’avanzamento tecnologico e la maestria ingegneristica italiana, ma posiziona anche il Ponte Costanzo tra le strutture più imponenti d’Europa.
Ponti Morandi nel mondo
Ponte sul Wadi al-Kuf, Beida – Libia
Il ponte sul Wadi al-Kuf in Libia è uno degli esempi più significativi del lavoro di progettazione di Riccardo Morandi oltre i confini italiani. Gemello del Ponte Morandi, il ponte libico è stato realizzato come un ponte strallato stradale utilizzando il calcestruzzo armato precompresso. Al momento della sua progettazione, deteneva il primato mondiale per la più ampia luce tra i ponti strallati, e fino al 1984, si è distinto come il ponte più alto sul fondo valle in Africa.
La costruzione del ponte, avvenuta tra il 1967 e il 1971, ha richiesto tecniche innovative e materiali all’avanguardia per l’epoca. Nel 1999, il ponte ha subito un’importante ristrutturazione a causa di smottamenti del terreno che avevano compromesso la sua stabilità. Durante questi lavori, è stato anche cambiato il colore originale rosa del ponte in bianco, rinnovando la sua estetica e preservando la sua funzionalità.
Storm River Bridge, Città del Capo – Sudafrica
Il ponte Storms River, in Africa, eretto tra il 1953 e il 1956 sopra il fiume omonimo, è un’altra opera simbolo dell’ingegner Morandi. Con un’altezza massima di 120 metri, ha mantenuto il titolo di ponte ad arco più alto del continente fino al 1984. La sua struttura, che evoca in scala ridotta le caratteristiche del Ponte Bisantis realizzato da Riccardo Morandi a Catanzaro, ha fatto sì che questi due manufatti venissero considerati ponti “gemelli”.
Ponte General Rafael Urdaneta, Maracaibo – Venezuela
Il ponte General Rafael Urdaneta è uno degli esempi più noti dell’ingegneria di Riccardo Morandi oltre i confini italiani, e rapprresenta un punto di riferimento nel paesaggio venezuelano vicino a Maracaibo. Questo ponte strallato stradale collega le rive dello stretto tra Punta Iguana e San Francisco, facilitando il passaggio dal Mar dei Caraibi alle acque del lago di Maracaibo, un’area di cruciale importanza sia dal punto di vista geografico che economico. Realizzato tra il 1958 e il 1962, il ponte si estende per 8.678 metri. Le sue cinque campate principali, ognuna della lunghezza di 235 metri, sono sorrette da torri che raggiungono un’altezza di 92 metri, garantendo che la struttura si elevi a 46 metri sopra le acque del lago.
Ponte Pumarejo, Barranquilla – Colombia
Questo ponte strallato, che attraversa il fiume Magdalena presso Barranquilla, ha rappresentato per anni un punto di riferimento nell’infrastruttura colombiana, grazie alla sua notevole lunghezza di 1.536 metri. Costruito all’inizio degli anni Settanta con tecniche di calcestruzzo armato precompresso, il ponte ha mantenuto il record come il più lungo del Paese per un significativo periodo di tempo, sottolineando la sua importanza strategica per il collegamento viario nella regione.
Kinnaird Bridge, Castlegar – Canada
Il Kinnaird Bridge, conosciuto anche come Columbia Bridge, si distingue nell’ambito dei ponti stradali per il suo attraversamento del fiume Columbia a Castlegar, nella Columbia Britannica, Canada. La particolarità di questo ponte a due corsie risiede nella scelta dei materiali e nel design.
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