Più centralità al progetto: le richieste del consiglio nazionale degli ingegneri
Le proposte del consiglio nazionale degli ingegneri: evitare concentrazioni di prestazioni professionali nelle mani di pochi soggetti.
Si è tenuto nei giorni scorsi a Roma, presso la Camera dei Deputati, il convegno “Open Government e Agenda Digitale: Trasparenza e Anticorruzione” organizzato dal Consiglio Nazionale degli ingegneri.
L’evento, particolarmente atteso da addetti ai lavori e da curiosi, è stato l’occasione per discutere di:
obblighi per le amministrazioni
diritti per i cittadini ad attuare un controllo sociale sull’operato delle pubbliche amministrazioni
senza pregiudicare il diritto alla privacy
strumenti di monitoraggio
sanzioni per chi è inadempiente
Parole chiave attorno a cui ha ruotato tutta la discussione. L’evento romano è stato inoltre un occasione imperdibile in cui presentare le recenti proposte degli ingegneri italiani atte a contrastare il malafare nelle pubbliche amministrazioni.
Un tema, quella della corruzione, quotidianamente sulla pagine dei principali giornali nazionali che risulta strettamente legato a quello della trasparenza della pubblica amministrazione.
La piaga della corruzione, hanno dichiarato gli ingegneri nel corso dell’appuntamento istituzionale, impatta sulla vita anche dei professionisti tecnici come geometri, ingegneri, architetti, dato che il settore degli appalti pubblici è tra quelli più colpiti dai fenomeni corruttivi, come confermato dall’arresto di Ercole Incalza, storico dirigente del ministero dei Lavori pubblici
“No a concentrazioni di prestazioni professionali nelle mani di pochi; abolizione dell’attuale codice degli appalti; dare piena centralità al progetto e rotazione dei dirigenti” sono queste le proposte fatte dal presidente del Consiglio Nazionale degli ingegneri Armando Zambrano “È assolutamente necessario evitare concentrazioni di prestazioni professionali nelle mani di pochi soggetti. Siamo rimasti perplessi dinanzi al fatto che l’Antitrust non sia intervenuto rispetto a situazioni di evidente monopolio che avrebbero potuto essere gestite in maniera differente”
Per garantire maggiore trasparenza, il Cni suggerisce la rotazione dei dirigenti, la centralità del progetto sin dalle fasi iniziali in modo da evitare continue varianti con il conseguente incremento di costi, l’individuazione del direttore dei lavori da parte delle stazioni appaltanti.