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Nuova tariffa elettrica, lo spot dell’Autorità segnalato all’Antitrust

Secondo alcune associazioni dei consumatori e ambientaliste lo spot sulla nuova tariffa elettrica “è fuorviante per i consumatori”

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“L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, attraverso il video diffuso sul proprio canale Youtube, continua a lasciar trapelare un’informazione ingannevole e illusoria sulla nuova tariffa elettrica. Lo spot che ha come protagonisti vari elettrodomestici che elencano tutti i benefici e i vantaggi della nuova riforma, sembra infatti fuorviare i consumatori, palesandosi in una condotta commerciale scorretta in quanto ingannevole.”

È quanto sostengono le associazioni Adusbef, Codici Associazione Consumatori, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente e Wwf Energia che hanno segnalato la questione all’Antitrust.

“Come dimostrato dall’assoluta contrarietà alla riforma delle Associazioni dei consumatori e ambientaliste,la nuova tariffa elettrica è tutt’altro che equa, trasparente ed efficiente”, affermano le associazioni in un comunicato congiunto.

“Non sembra facilmente comprensibile dai consumatori” denuncia il comunicato delle associazioni “l’affermazione circa “tariffa di rete ripulita dai sussidi”. Sembrerebbe comportare un risparmio ma non si comprende in che modo. Solo gli addetti ai lavori, tra cui non possiamo non citare gli energy manager, ricorderanno, invece, come probabilmente si faccia riferimento ad una “pulizia del sistema tariffario da un sussidio incrociato tra utenti domestici. La progressività della tariffa di rete, infatti, comportava un importo minore di tale tariffa per minori consumi. Probabilmente, l’Autorità quando parla di sussidio intende una sorta di “aiuto” in favore dei grandi consumatori di energia in sfavore dei più piccoli. Tale lettura, che pure si contesta, non è minimamente comprensibile dal breve spot.”

L’Autorità per l’energia “ha pubblicizzato la riforma e l’introduzione della nuova tariffa elettrica, sostenendo di promuovere l’efficienza energetica e che tale riforma sarebbe stata improntata a una maggiore equità.

A conti fatti, però, le nuove tariffe elettriche premieranno solo le utenze domestiche che consumano oltre 2.700 kWh l’anno, che in Italia sono meno del 20% del totale.

Il messaggio che si vuole far passare è che la riforma della tariffa elettrica tuteli le classi sociali più svantaggiate, i più deboli e le famiglie più bisognose, ma il bonus sociale a cui si fa riferimento, presentato come una novità introdotta dalla nuova riforma, in realtà esisteva anche antecedentemente ad essa.

“Questa riforma invece” concludono le associazioni di categoria “ vogliamo ricordare a chiare lettere, fa pagare di più i consumatori che risparmiano o che hanno messo in atto un intervento di efficienza energetica. La riforma infatti, agevola il consumo dell’energia, di conseguenza sarà penalizzato chi tenderà a risparmiare, che si ritroverà in bolletta cifre spropositate. Saranno i piccoli consumatori di energia a subirne le conseguenze, ad essere premiato, paradossalmente, sarà chi consuma di più.”

 

 

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