Pro-Rete PA, la banca dati delle professioniste per le Pubbliche Amministrazioni
Siglato un protocollo di intesa tra Confprofessioni e il Dipartimento Pari Opportunità per favorire l'incontro tra domanda e offerta di professioniste da inserire nelle posizioni di vertice. Scopriamo insieme come si utilizza la banca dati Pro-Rete PA.
Confprofessioni ha sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità un protocollo di intesa teso a favorire l’incontro tra domanda e offerta di professioniste da inserire nelle posizioni di vertice di società controllate da Pubbliche Amministrazioni ed Enti pubblici, in particolare mediante l’utilizzo della Banca dati delle professioniste per le pubbliche amministrazioni, Pro-Rete PA, messa a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tale banca dati, che punta a dare piena attuazione alla normativa sull’equilibrio di genere negli organi di amministrazione e controllo delle società controllate dalla Pubblica Amministrazione e dagli Enti pubblici (Legge 120/2011 e DPR 251/2012), incrocia domanda e offerta di professionalità da inserire nelle posizioni di vertice di tali società.
In tal modo le professioniste, attraverso l’inserimento del proprio curriculum e di informazioni personali e professionali, avranno la possibilità di mettere skills, competenze ed esperienze a disposizione degli Enti e delle Amministrazioni pubbliche, che avranno così l’opportunità di conoscere ed individuare professionalità femminili da introdurre nelle posizioni di vertice.
Di seguito si riporta una scheda contenente sintetiche indicazioni per l’utilizzo (registrazione ed accesso) della Banca dati Pro Rete PA, precisando che nella guida disponibile sul sito http://prorete-pa.pariopportunita.gov.it/ vengono illustrate tutte le funzionalità a disposizione delle Professioniste per: registrarsi; inserire e aggiornare le proprie informazioni; controllare il proprio profilo e gli aspetti legati alla “privacy”.
Seguiranno sul territorio incontri divulgativi per promuovere l’accesso alla Banca dati PRO RETE PA ed iniziative formative.
«Il sostegno all’attuazione di questo progetto – spiega Claudia Alessandrelli, notaio e delegata Pari Opportunità di Confprofessioni – è uno degli impegni assunti e portati avanti dal Comitato Pari Opportunità di Confprofessioni istituito nel luglio 2017 e composto, oltre che dalla sottoscritta, da: Anna Maria Granata, consulente del lavoro; Maria Paglia, dottore commercialista; Susanna Pisano, avvocato; Dominella Quagliata, psicologa».
Come si usa la banca dati Pro-Rete PA?
Diversi sono i modi per interagire con la Banca Dati. Nella guida disponibile sul sito http://prorete-pa.pariopportunita.gov.it/# vengono in particolare illustrate le funzionalità a disposizione delle Professioniste per: registrarsi; inserire e aggiornare le proprie informazioni; controllare il proprio profilo e gli aspetti legati alla “privacy”. Per accedere si rende necessaria la registrazione nel sito.
Per registrarsi è sufficiente un indirizzo e-mail valido, la dichiarazione di essere in possesso di quattro requisiti minimi di capacità giuridica e onorabilità (le professioniste devono essere: 1. Non condannate, anche in via non definitiva, o destinatarie del decreto che dispone il giudizio immediato, ovvero che abbiano chiesto l’applicazione della pena ex art. 444 c.p.p. per taluno dei delitti previsti: a) dalle norme che disciplinano l’attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa e dalle norme in materia di mercati e valori mobiliari, di strumenti di pagamento; b) dal titolo XI del libro V del codice civile e dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; c) dalle norme che individuano i delitti contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica ovvero in materia tributaria; d) dall’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale nonché dall’articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309; 2. Non condannate definitivamente per la commissione dolosa di un danno erariale; 3. Non sottoposte a misure di prevenzione disposte dall’Autorità giudiziaria, ai sensi dell’art. 6 del d.lgs. n. 159/2011 (cd. Codice Antimafia) e per i quali non sussistono le cause ostative previste all’art. 67 del medesimo d.lgs. n. 159/2011; 4. non devono incorrere in alcuna delle condizioni di inconferibilità previste all’art. 3 del d.lgs. n.39/2013 (recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico”); la scelta dell’iscrizione come professionista, l’accettazione delle condizioni d’uso e l’informativa sulla privacy.
Una volta ottenuto il pieno accesso al sistema, la Professionista è in grado di inserire le informazioni nel proprio profilo, quali informazioni personali anagrafiche, ed eventuale fotografia personale; formazione: con indicazioni schematiche sulle esperienze formative (Diploma, Laurea, ecc.) , e con indicazioni schematiche sugli eventuali corsi formazione frequentati per ricoprire ruoli in Consigli di Amministrazione; lingue conosciute: con indicazioni sulle competenze linguistiche; posizioni e settori di interesse: dove è possibile indicare specifici interessi per settori o per ruoli; competenze ed esperienza professionale; esperienza maturata in Organi di Amministrazione – Organi di controllo – Associazioni o Fondazioni; iscrizione ad albi professionali; iscrizione nel Registro revisori; profilo professionale e motivazioni: due campi dove, in forma libera, la Professionista può fornire una sua breve descrizione professionale, e i motivi di interesse per entrare in un Organo di Amministrazione o di Controllo; Aree geografiche di interesse: è possibile limitare la propria disponibilità anche ad una, o più, area geografica o selezionare “tutte”.