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PoliMI, mobilità del futuro: elettrica, autonoma e connessa

Nissan rende noti i risultati del sondaggio somministrato a 300 studenti di Ingegneria della prima Università d’Italia.

Mobilità elettrica e Smart City: la via 4.0 indicata dal Polimi
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Nissan rende noti i risultati del sondaggio somministrato a 300 studenti di Ingegneria della prima Università d’Italia. L’alimentazione elettrica è la preferita in assoluto per il 36% del campione. Seguono ibrido (29%), benzina (11%), idrogeno (10%), diesel (9%), GPL e metano (5%).

In un futuro a guida autonoma, il 63% è affascinato dalla possibilità di evitare lo stress legato al traffico, mentre il 37% dall’opportunità di dedicare più tempo a se stessi per l’intrattenimento, per lavorare/studiare o dormire.
La connettività è un fattore chiave per i giovani che preferiscono un’auto connessa sia per una gestione intelligente degli itinerari del traffico e dei parcheggi (57%) che per una migliore efficienza nello scambio energetico con la rete (39%) o con la propria casa (4%).

Una vettura elettrica, a guida autonoma e connessa. È il ritratto dell’auto del futuro secondo i giovani del Politecnico di Milano, ai quali Nissan ha sottoposto un’indagine a margine di una lezione sulla Nissan Intelligent Mobility, visione strategica che punta a trasformare il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e integrati nella società.
Il campione che ha risposto al sondaggio è composto da 300 studenti dei Corsi di Studio di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale del prestigioso ateneo milanese che si è classificato al primo posto tra le Università italiane e tra i primi 20 a livello mondiale secondo il QS (World University Rankings by Subject).

L’auto è elettrica per i giovani del Politecnico. – Alla domanda sul tipo di alimentazione preferita, il 36% del campione preferisce l’elettrico rispetto all’ibrido (29%), alla benzina (11%) o all’idrogeno (10%), al diesel (9%) e GPL e Metano con il 5%.  In linea con la scelta di una mobilità elettrica a zero emissioni, il 52% del campione indica la sostenibilità ambientale e la qualità dell’aria tra i temi più importanti, seguita dalla sicurezza identificata con i sistemi di assistenza avanzata alla guida (28%) e dalla connettività (20%).

I giovani sono consapevoli delle condizioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile e infatti, alla domanda su quali siano gli elementi prioritari per l’utilizzo della mobilità elettrica, il 48% del campione mette in primo piano la necessità di un aumento delle infrastrutture e il 24% una maggiore autonomia di percorrenza. Il prezzo è ritenuta una variabile prioritaria solo dal 20% del campione, seguito dai tempi di ricarica per il rimanente 8%.

Gli studenti e l’auto a guida autonoma: la mobilità elettrica del futuro.

Il 63% dei giovani è affascinato dall’auto a guida autonoma per evitare lo stress da traffico, il 25% è attratto dalla possibilità di dedicare più tempo a se stessi per leggere, guardare film e navigare in rete mentre il rimanente 12% impiegherebbe il tempo a disposizione per lavorare, studiare o dormire.

Tra i fattori necessari per lo sviluppo della guida autonoma, il 76% del campione assegna la priorità a tecnologie, infrastrutture e protocolli di integrazione, il 20% a normative e regolamentazioni e il 4% a campagne di informazione.

Connessa ed efficiente. – In merito alla connessione, gestire i parcheggi e gli itinerari a seconda del traffico è il fattore che affascina di più i giovani del Politecnico con il 57% delle risposte, mentre il 43% è attratto dalla possibilità di scambiare energia in modo bidirezionale sia con la rete in maniera profittevole ed efficiente sia con la propria abitazione; opportunità che Nissan offre con la gamma di veicoli a zero emissioni attraverso le tecnologie Vehicle-to-Grid o Vehicle-to-Home.

I risultati della ricerca sugli studenti del Politecnico confermano la giusta direzione intrapresa da Nissan che è leader e pioniera nella mobilità a zero emissioni con oltre 320.000 LEAF 100% elettriche vendute in tutto il mondo dal 2010 e costantemente impegnata nello sviluppo di auto più sostenibili, sicure e integrate con l’ambiente circostante.

La ricerca condotta da QS (World University Rankings by Subject) confronta 1130 università in 150 paesi per capacità di ricerca, reputazione dei docenti e valutazione dei laureati.

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