Mercato Sia: ancora un forte segnale
Lo rileva la consueta analisi del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri dedicata all’analisi dei servizi di ingegneria e architettura.
Alla fine Il 2017 molto probabilmente verrà archiviato come un anno estremamente positivo per i servizi di ingegneria ed architettura. Sulla base dei elaborati dal Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri, infatti, anche il mese di ottobre ha fatto registrare un incremento degli importi posti a gara rispetto allo stesso mese del 2016 (il 22,2% in più), confermando così il trend positivo in essere sin dall’inizio dell’anno.
I dati positivi dell’ultimo mese, quindi, rafforzano i segnali di ripresa del mercato evidenziati sin dall’inizio dell’anno, tanto che l’importo a base d’asta “cumulato” dei bandi da gennaio a ottobre (senza esecuzione) ha già superato ampiamente quelli relativi all’intero anno 2017, arrivando a sfiorare i 350milioni di euro, ben oltre il doppio di quanto rilevato nei primi dieci mesi dello scorso anno.
“Anche il mese di ottobre – commenta Michele Lapenna, responsabile bandi CNI – conferma l’andamento positivo del mercato dei SIA che esce da una fase recessiva che ha caratterizzato tutto il periodo precedente l’entrata in vigore del nuovo quadro normativo e che ha visto la perdita di due terzi del mercato stesso nel periodo che va dal 2007 al 2015.
“Di particolare rilievo è l’andamento del mercato nei primi dieci mesi del 2017 che rileva un incremento di circa il 100% rispetto allo stesso periodo del 2016, il che ci fa sperare in un raddoppio dei valori dell’anno in corso rispetto al precedente e ci fa essere ottimisti circa la ripresa del settore dopo anni di recessione.
“I dati di ottobre confermano anche le criticità che permangono, in particolare per quanto attiene all’apertura del mercato per gli operatori di piccole e medie dimensioni negli appalti sopra i 100mila euro e la non applicazione dell’obbligo della determinazione del base d’asta col decreto Parametri.
“Continueremo come CNI e Rete Professioni Tecniche ad insistere sulle richieste di modifiche alle Linee Guida n. 1 per quanto attiene i requisiti di partecipazione. Il documento di consultazione dovrebbe essere emanato a breve. Proseguirà, inoltre, l’attività del nostro Osservatorio di esame dei bandi in pubblicazione”.
Come già evidenziato in passato, il mercato, già in sensibile crescita dall’inizio dell’anno, ha proseguito la fase espansiva anche dopo l’entrata in vigore del Decreto Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs 19/04/2017 n° 56) approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 aprile ed entrato in vigore il 20 maggio. L’entrata in vigore del “correttivo” ha sicuramente influito, oltre che sulle dinamiche procedurali, anche sull’applicazione di alcune indicazioni previste dalla normativa.
Ad esempio, la situazione per quanto riguarda l’obbligo di utilizzo del decreto “Parametri” per la determinazione dei corrispettivi, continua a vivere fasi alterne: in circa la metà dei bandi del mese di ottobre sono stati utilizzati correttamente i parametri contenuti nel DM 17/06/2016 per il calcolo del corrispettivo a base d’asta per le prestazioni professionali, ma nel mese di settembre la corrispondente quota era pari al 63%. Va rammentato che il correttivo, intervenendo sul comma 8 dell’art. 24 del DLGS 50/2016, all’art.14 ha stabilito che le stazioni appaltanti sono obbligate ad applicare il decreto “Parametri” (D.M. 17 giugno 2016) per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara.
Rispetto alle medie mensili rilevate nel corso del 2017, continua a calare leggermente il valore medio dei ribassi di aggiudicazione: 34,2% laddove, nel corso dell’anno, la media restava costantemente compresa tra il 35% e il 38%. E’ ancora presto per giungere ad una conclusione definitiva, ma sembra che le nuove normative che attribuiscono un minor peso ai ribassi durante le fasi di aggiudicazione, stiano instaurando un processo virtuoso di riduzione dei ribassi offerti.
Per ciò che concerne la distribuzione delle gare aggiudicate in base alla tipologia di aggiudicatario, il mese di ottobre mostra ancora una volta come per i liberi professionisti siano assai ridotte le possibilità di accedere alle gare più “ricche”: complessivamente, infatti, i professionisti, nelle diverse tipologie di organizzazione, si sono aggiudicati, nel mese in esame, circa il 57% delle gare per servizi di ingegneria senza esecuzione dei lavori, ma appena il 15% degli importi.