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Edilizia

L’obbligo della contabilizzazione del calore è ormai alle porte. Fondamentale dotarsi di strumenti di supporto affidabili!

Il Decreto Legislativo 102/2014 stabilisce che, in tutti i condomini serviti da un impianto centralizzato di riscaldamento o raffreddamento, siano installati contatori individuali entro la fine del 2016 al fine di misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare. In caso di inadempienza, sono previste sanzioni da 500 a 2.500 euro.

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L’obbligo, pertanto, riguarda milioni di unità immobiliari in tutta Italia in quanto la maggioranza degli edifici è stata costruita prima degli anni ’80, con criteri lontanissimi dagli standard attuali di risparmio energetico.

L’obiettivo è far pagare agli inquilini l’energia effettivamente consumata nel proprio appartamento, abbandonando la classica ripartizione delle spese per il riscaldamento secondo i millesimi di proprietà. L’obbligo consente di ottenere un notevole risparmio energetico. Adempiere, però, non è sempre così semplice. E, se consideriamo che i lavori vanno eseguiti nei mesi in cui gli impianti non sono in funzione, è evidente che la scadenza del 31 Dicembre 2016 è più vicina di quanto si possa immaginare. E’ fondamentale, quindi, che il tecnico di riferimento abbia specifiche competenze e si avvalga di strumenti in grado di supportarlo con elevata affidabilità. Perché? Analizziamo la complessità del problema!

Il Decreto specifica innanzitutto che l’importo complessivo connesso al consumo di calore delle unità immobiliari e locali comuni sia suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell’impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 (norma di difficile interpretazione e applicazione data l’elevata complessità).

Nei casi in cui l’uso di contatori individuali non sia tecnicamente o economicamente possibile per la misura del riscaldamento, occorre procedere all’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza di ciascun radiatore posto all’interno delle unità immobiliari.

Nella maggioranza degli edifici esistenti, quindi, occorre affidarsi alla contabilizzazione “indiretta”. Infatti, in tutti gli edifici con impianti con tubazioni verticali che servono diversi caloriferi situati su piani differenti, è impossibile stabilire con un sistema di contabilizzazione diretta quanta energia stia consumando una singola unità immobiliare. Pertanto, occorre installare un ripartitore di calore su ogni radiatore in grado di misurare, attraverso due sensori, la temperatura della superficie del calorifero e quella dell’aria nel locale. Da tali valori è possibile così calcolare l’energia termica complessivamente immessa da quel radiatore nella stanza; sommando i valori di tutti gli elementi presenti nei vari locali si ottiene l’energia utilizzata dall’intero appartamento.

Tale tipologia di intervento però comporta non pochi problemi sia di natura pratica (dovendo agire su impianti con oltre venni anni di esercizio alle spalle) che economica. Infatti, per adeguare ogni radiatore, il costo è di qualche centinaia di euro, a cui va aggiunto una decina di euro l’anno per la lettura e il calcolo dei costi nonché circa 35-40 euro per la sostituzione delle batterie di ogni unità (circa ogni dieci anni).

Alla contabilizzazione deve inoltre affiancarsi la termoregolazione, in modo da impostare autonomamente la temperatura desiderata in ogni locale. Grazie alle valvole termostatiche infatti si potrà controllare il calore di ciascun ambiente; ogni valvola regola il flusso d’acqua calda nel relativo termosifone facendo variare la temperatura media del radiatore e il conseguente consumo.

Occorre tuttavia tener ben presenti anche gli inconvenienti connessi all’uso di tali valvole. Infatti, in seguito all’installazione, si rende necessario anche un vero e proprio progetto di termoregolazione al fine di calcolare la giusta posizione di preregolazione della valvola al fine di garantire la corretta portata per ciascun terminale, verificare la rumorosità delle valvole dovuta a fenomeni di cavitazione e la scelta di una nuova pompa di circolazione a velocità variabile al fine di evitare funzionamenti irregolari “fuori campo”.

 

La complessità della materia e la poca chiarezza delle normative, impongono, quindi, uno standard elevato in termini di competenza tecnica.

Risulta fondamentale, pertanto, formarsi in tempi molto rapidi o avvalersi di strumenti di lavoro in grado di fornire tutte le informazioni indispensabili a produrre una documentazione professionale e completa.

In tal senso Blumatica mette a disposizione il software “Blumatica UNI 10200“ che, in un’unica soluzione, consente di gestire tutte le problematiche connesse alla contabilizzazione del calore, alla ripartizione delle spese condominiali e al progetto di termoregolazione.

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