L’innovazione tecnologica in edilizia
Si è svolto ieri a Brindisi il workshop sull’innovazione tecnologica in edilizia: "Towards greener and more energy efficient buildings: novel construction materials and processes"
Si è svolto ieri a Brindisi il workshop sull’innovazione tecnologica in edilizia: “Towards greener and more energy efficient buildings: novel construction materials and processes”, promosso dal Consorzio CETMA, Centro di Ricerca e Tecnologia impegnato a promuovere e facilitare l’innovazione nel Mezzogiorno e nelle PMI, e NTUA (National Technical University of Athens).
Nel corso del workshop sono stati presentati gli esiti dei principali progetti finanziati dall’Unione Europea (nella cornice di FP7 e Horizon 2020) nel campo dell’efficienza energetica in edilizia, tra i quali il progetto SUS-CON (SUStainable, innovative and energy-efficient CONcrete) che terminerà nel corrente mese di dicembre dopo quattro anni di attività, e di cui il CETMA è coordinatore.
“SUS-CON” ha dichiarato l’ing. Alessandro Largo di CETMA, coordinatore di SUS-CON “ha coinvolto complessivamente 16 partner, tra centri di ricerca, atenei e aziende, espressione di 10 nazioni diverse, Italia, Grecia, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Turchia, Portogallo, Romania, Gran Bretagna e Taiwan. Il progetto SUS-CON, ha sottolineato, ha avuto come principale obiettivo l’implementazione di nuove tecnologie per l’integrazione di rifiuti nel processo di produzione del calcestruzzo, sviluppando componenti per l’edilizia a elevata efficienza energetica, come blocchi e pannelli, realizzati completamente con materiali riciclati, ottenuti a partire da materiali altrimenti destinati alla discarica come plastiche miste provenienti dallo scarto della selezione dei rifiuti solidi urbani, pneumatici a fine vita, schiume di poliuretano recuperate da frigoriferi dismessi, ed elementi derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, sia sul fronte dei leganti che sul versante degli aggregati. Abbiamo dimostrato la possibilità di produrre calcestruzzi pronti all’uso ed elementi prefabbricati con leganti da riciclo alternativi al cemento, protagonista di uno dei processi industriali più energivori”.
“Un importante risultato ottenuto, e non previsto al momento della scrittura della proposta di progetto” ha continuato il coordinatore di SUS-CON “è legato al fatto che è possibile utilizzare le tecnologie sviluppate indipendentemente dalla provenienza dei materiali riciclati utilizzati. E’ cioè possibile produrre calcestruzzi pronti all’uso, ed elementi prefabbricati ad elevata efficienza energetica, con materiali provenienti dalla Germania o dalla Grecia, dal Regno Unito o dalla Turchia.Questo” ha concluso l’ing. Largo “ è stato un risultato inatteso ma, senza dubbio, fondamentale per il futuro sfruttamento su scala industriale dei risultati del progetto.”
SUS-CON ha coinvolto complessivamente 16 partner, tra centri di ricerca, atenei e aziende, espressione di 10 nazioni diverse (Italia, Grecia, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Turchia, Portogallo, Romania, Gran Bretagna, Taiwan).
Nel dettaglio, SUS-CON ha avuto come principale finalità lo sviluppo di nuove tecnologie per l’integrazione di rifiuti (cosiddette “materie prime seconde”) nel processo di produzione del calcestruzzo, sviluppando componenti per l’edilizia a elevata efficienza energetica, come blocchi e pannelli, realizzati al 100% con materiali riciclati (ottenuti a partire da materiali altrimenti destinati alla discarica come plastiche miste provenienti dallo scarto della selezione dei rifiuti solidi urbani, pneumatici a fine vita, schiume di poliuretano recuperate da frigoriferi dismessi ed elementi derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), sia sul fronte dei leganti che sul versante degli aggregati.