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Attualità

La sorveglianza della Nato sarà garantita dall’italiana Finmeccanica

Le tecnologie di Finmeccanica per la sicurezza nel sistema di sorveglianza della NATO saranno realizzate presso lo stabilimento di Torino Caselle, dove operano circa 350 persone

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Presentate nei giorni scorsi a Torino le tecnologie di Finmeccanica-Selex ES che la NATO ha scelto di impiegare per la sorveglianza e la sicurezza dei Paesi della coalizione. Avviato nel 2012, il programma Alliance Ground Surveillance (AGS) si basa su droni, sensori, sistemi di terra e strutture di supporto alla missione in grado di acquisire e analizzare dati e informazioni per assicurare la sorveglianza in tempo reale su ampie zone, in ogni condizione ambientale e meteorologica.

 Il programma rappresenta un’ulteriore applicazione di successo delle capacità di Finmeccanica nei sistemi senza pilota (Unmanned Aerial System – UAS) e nei relativi equipaggiamenti di terra e di bordo.

 Selex ES è uno dei principali partner industriali dell’AGS NATO. Il suo ruolo consiste nella fornitura delle stazioni di terra per la centrale operativa, di due sistemi trasportabili, degli apparati di comunicazione per la trasmissione di dati e immagini tra i droni e il segmento terrestre e di supporto alla missione. Queste attività, cuore del sistema di sorveglianza dell’alleanza, sono realizzate presso lo stabilimento di Torino Caselle, dove operano circa 350 persone.

 All’evento di presentazione, hanno partecipato anche istituzioni locali, rappresentanti di Northrop Grumman, prime contractor dell’AGS, dell’agenzia NAGSMA (NATO Alliance Ground Surveillance Management Agency), responsabile del programma, e dell’Aeronautica Militare italiana.

 In cosa consiste il progetto AGS Nato?

 

L’AGS NATO è composto dagli aerei senza pilota Global Hawk, da sensori, stazioni di terra e sistemi di trasmissione dati. Ha lo scopo di assicurare la protezione delle popolazioni civili e delle truppe di terra e il controllo delle frontiere e di migliorare la gestione delle crisi e degli aiuti umanitari in situazioni di emergenza. Il sistema diverrà operativo in Italia dal prossimo 2017, presso la base di Sigonella (SR).

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