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Attualità

Gli ingegneri veneti al lavoro per realizzare proposte concrete per il Recovery Plan

Proposte concrete per il Recovery Plan: è questa l’intenzione che gli ingegneri veneti stanno portando avanti.

Proposte concrete per il Recovery Plan: è questa l’intenzione che gli ingegneri veneti stanno portando avanti.
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È notizia di questi ultimi giorni che alla luce della recente evoluzione del dibattito parlamentare, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Recovery Plan.

In Italia il Recovery Plan che nasce su iniziativa dell’Unione Europea con il nome di Next Generation EU, è un vasto programma di prestiti e sovvenzioni (in gioco con l’approvazione ci sono circa 209 miliardi di euro finanziati dall’Unione Europea, di cui 127 miliardi sotto forma di prestiti e altri 82 miliardi come sovvenzioni) lanciato dall’Unione Europea come ancora di salvataggio per gli Stati che hanno visto la propria economia devastata dall’epidemia di Coronavirus.

In Italia, il piano next generation EU, è stato declinato con il termine Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e nelle intenzioni (almeno quelle che sono state comunicate alla stampa) sono state ricomprese azioni mirate alla digitalizzazione d’imprese e pubbliche amministrazioni, alla transizione verde e alla riforma fiscale per imprese e famiglie.

Gli Stati membri UE che volessero accedere ai fondi devono però presentare alla Commissione europea i propri Recovery Plan (cosi da sbloccare i finanziamenti del recovery fund) entro il termine di aprile 2021.

Tra meno di tre mesi L’Italia dovrà presentare alla Commissione le proposte da finanziare e gli ingegneri del Veneto intendono dare un contributo concreto alla definizione delle priorità e dei progetti.

Per questo, per passare dalla discussione alla pratica, in seno alla FOIV è stato istituito un vero e proprio gruppo di lavoro ad hoc per analizzare, studiare, elaborare e presentare i migliori progetti per il futuro dell’Italia.

“Riteniamo che in questo momento così delicato per il paese – ha dichiarato Pasqualino Boschetto, presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto – sia tangibile e forte la necessità di un contributo da parte di tutte le professioni, ognuna con le proprie competenze, alla ripartenza. Ecco perché abbiamo avviato questa iniziativa, che mira a dare in tempi brevi ai decisori politici spunti e idee progettuali da poter mettere in pratica”.

L’iniziativa della FOIV evidenzia ancora una volta il ruolo da protagonisti che gli ingegneri italiani vogliono recitare.

“Il contributo degli ingegneri – conclude Boschetto – vista la varietà delle competenze professionale tipiche della categoria degli ingegneri, può e deve essere centrale.

Di questo abbiamo parlato nel corso dell’ultima assemblea FOIV anche con l’assessore regionale Roberto Marcato e il sottosegretario Pier Paolo Baretta. Entrambi hanno assicurato la propria disponibilità a condividere tavoli operativi propositivi e di confronto sia a livello regionale che nazionale”.

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