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Continua la crescita degli Ingegneri Gestionali: analisi dettagliata del Centro Studi CNI

Analisi del Centro Studi CNI: continua la crescita degli Ingegneri Gestionali, ora il profilo più richiesto tra i neo-laureati in ingegneria in Italia.

Continua la crescita degli Ingegneri Gestionali: analisi dettagliata del Centro Studi CNI
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Il Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha evidenziato come il profilo degli ingegneri gestionali abbia raggiunto il primato tra i neo-laureati in ingegneria in Italia, spinto dalla crescente domanda delle imprese.

Analisi del Centro Studi CNI: continua la crescita degli Ingegneri Gestionali, ora il profilo più richiesto tra i neo-laureati in ingegneria in Italia.

  1. Il presidente del CNI Angelo Domenico Perrini
  2. Gianni Massa, presidente della Fondazione CNI
  3. Marco Ghionna, Presidente del Centro Studi CNI
  4. Sei un ingegnere? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Negli ultimi anni, i dati sui laureati in ingegneria indicano un successo crescente per la classe di laurea in ingegneria gestionale. L’ultimo rapporto del Centro Studi CNI, focalizzato sulla domanda e l’offerta di queste figure professionali, mostra che nel 2023 i laureati in ingegneria gestionale sono stati quasi 4.500, rappresentando il 16,3% di tutti i laureati magistrali in ingegneria. Questo incremento del 71% negli ultimi sette anni (2016-2023) è indicativo di una crescita inarrestabile.

Il presidente del CNI Angelo Domenico Perrini

“Per lungo tempo, i corsi di laurea in ingegneria gestionale non hanno attirato particolarmente gli studenti, forse perché considerati poco rappresentativi del mondo ingegneristico”, osserva Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI. “Il fatto che oggi questi corsi producano il maggior numero di laureati tra tutte le discipline ingegneristiche indica una trasformazione profonda che non possiamo ignorare. Dobbiamo accogliere queste nuove figure ingegneristiche all’interno del nostro Albo professionale”.

Gianni Massa, presidente della Fondazione CNI

Gianni Massa, Presidente della Fondazione CNI, aggiunge che il successo di questi corsi è dovuto a diversi fattori, tra cui la forte domanda da parte delle aziende italiane. “Il tasso di disoccupazione per questi laureati è del 2,9% a un anno dalla laurea, molto inferiore al 10,5% della media nazionale dei laureati. Questo spiega perché molti studenti scelgano settori con una maggiore offerta di lavoro. Il monitoraggio continuo dell’andamento della professione è essenziale per le politiche del lavoro”.

Secondo i dati dell’Ufficio statistica del MUR, nel 2023 i laureati in ingegneria gestionale provenivano da 31 atenei, tra cui tre telematici. I Politecnici di Milano e Torino si confermano i principali centri formativi, contribuendo con circa un terzo dei laureati gestionali.

La versatilità di questo profilo professionale, che trova impiego in vari ambiti, è un altro fattore chiave del suo successo. Le posizioni più frequenti includono l’ingegnere industriale e gestionale (18,9% degli occupati a cinque anni dalla laurea), il specialista della gestione e del controllo nelle imprese private (16,6%), e l’analista e progettista di software (8,7%).

Marco Ghionna, Presidente del Centro Studi CNI

Marco Ghionna, Presidente del Centro Studi CNI, sottolinea l’importanza dell’interdisciplinarità e della flessibilità delle competenze degli ingegneri gestionali. “La richiesta di figure capaci di affrontare problematiche complesse oltre alle funzioni tecniche specialistiche è in crescita. Il dato reddituale inizia a riflettere il valore delle competenze. Il Centro Studi avvierà una serie di analisi specifiche per fornire un quadro dettagliato e predittivo delle diverse classi di laurea”.

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