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Il ddl Concorrenza è legge

Con 146 sì, 113 no e nessun astenuto il Senato ha approvato il testo del ddl Concorrenza. Novità per avvocati, notai, ingegneri e dentisti.

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Dopo un iter legislativo di oltre 900 giorni, il ddl Concorrenza diventa legge. Lo scorso 2 agosto, l’Aula di Palazzo Madama ha infatti dato il via libera con 146 sì, 113 no e nessun astenuto al testo tornato con modifiche dalla Camera.

“È stata approvata oggi per la prima volta in Italia la Legge annuale per il mercato e la concorrenza. Dopo un iter travagliato di quasi tre anni è un importante segnale di serietà per il Paese” ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, aggiungendo che la legge introduce significative novità su assicurazioni, professioni, energia, comunicazioni, ambiente, trasporti, turismo, poste, banche e farmacie con l’obiettivo “di stimolare la crescita e la produttività e consentire ai consumatori di avere accesso a beni e servizi a minor costo”.

Il testo introduce provvedimenti che toccano da vicino il mondo delle professioni. Per tutti i professionisti scatta l’obbligo del preventivo scritto, il cliente potrà esigerlo a prescindere dal fatto che abbia già ricevuto oralmente rassicurazioni sul corrispettivo della prestazione.

Via libera alle società tra avvocati: almeno due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto deve essere nelle mani di soci professionisti (avvocati o iscritti ad altri Albi). La società deve essere iscritta all’Albo, i componenti dell’organo di gestione non possono essere estranei alla compagine sociale e in maggioranza devono essere soci avvocati. La prestazione professionale deve essere eseguita da un socio professionista, in possesso dei titoli abilitanti richiesti, che garantisca «indipendenza e imparzialità», dichiarando eventuali conflitti di interesse.

Novità anche per gli ingegneri. Viene infatti stabilita la legittimità dei contratti privati delle società di ingegneria. Le società dovranno dotarsi di copertura assicurativa per lo svolgimento di attività professionali e indicare nominativamente il professionista incaricato di svolgere le attività professionali.

La legge prevede inoltre l’aumento del numero dei notai, che passa da uno ogni 7 mila abitanti a uno ogni 5 mila abitanti, e l’eliminazione del criterio del reddito minimo pari a 50 mila euro. Il registro delle successioni sarà tenuto dal Consiglio nazionale del notariato e per la costituzione delle Srl semplificate continuerà a essere necessario l’intervento del notaio.

 

Nuove regole anche per l’esercizio dell’attività odontoiatrica in forma societaria. L’esercizio sarà consentito esclusivamente alle strutture dotate di un direttore sanitario che sia iscritto all’albo, le prestazioni erogate all’interno delle suddette strutture dovranno essere erogate da soggetti in possesso dei titoli abilitanti necessari. Se non viene rispettata la norma in questione, è prevista la sospensione delle attività.

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