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Il compenso del professionista negli affidamenti pubblici non può essere soggetto a ribasso

L'Equo compenso nell'Affidamento dei Servizi di Ingegneria e Architettura non può essere soggetto a ribasso.

Il compenso del professionista negli affidamenti pubblici non può essere soggetto a ribasso
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Il Principio dell’Equo Compenso nell’Affidamento dei Servizi di Ingegneria e Architettura. Nella sfera degli appalti pubblici, la determinazione del compenso per servizi professionali come ingegneria e architettura è una questione delicata e regolata con precisione.

  1. Equo compenso, aspetto fondamentale degli affidamenti dei servizi di ingegneri
  2. Il Presidente del CNI, Angelo Domenico Perrini
  3. Il report del Centro Studi CNI
  4. Sei un ingegnere? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

L’Equo compenso nell’Affidamento dei Servizi di Ingegneria e Architettura non può essere soggetto a ribasso.

In questo contesto, il principio dell’Equo compenso emerge come un aspetto fondamentale. Non è possibile diminuire il compenso accordato ai professionisti, e le offerte vanno valutate esclusivamente basandosi su criteri qualitativi e su una tariffa prestabilita. È possibile, tuttavia, ridurre le voci che rientrano sotto la categoria delle “spese”, ma solo se questo non altera l’adeguatezza del compenso stesso.

Equo compenso, aspetto fondamentale degli affidamenti dei servizi di ingegneri

Le autorità responsabili degli appalti sono tenute a monitorare attentamente eventuali riduzioni delle spese, per assicurare che queste non influiscano sull’equità del compenso. Tali disposizioni sono chiaramente espresse nel documento redatto dal Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) dal titolo “La disciplina dell’equo compenso e gli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura” in conformità al D.Lgs. 36/2023.

Questo studio esamina in modo dettagliato l’Equo compenso e il suo campo di applicazione in base alla Legge 21 aprile 2023 n. 49. Analizza anche il ruolo dei parametri ministeriali nella definizione del compenso equo e le responsabilità degli organi professionali nazionali nella protezione dei diritti dei professionisti.

Il Presidente del CNI, Angelo Domenico Perrini

Il Presidente del CNI, Angelo Domenico Perrini, sottolinea l’importanza di questo principio, affermando: “Dopo anni di sforzi, abbiamo finalmente raggiunto un accordo. È fondamentale che questo concetto sia ora applicato in modo pratico, specialmente negli appalti pubblici per servizi di progettazione. Questo principio non è solo teorico; è un diritto fondamentale che deve essere rispettato”.

Il report del Centro Studi CNI

Il report del Centro Studi CNI evidenzia anche il ruolo centrale delle organizzazioni professionali in virtù della Legge n. 49/2023. Esse sono incaricate, tra le altre cose, di concordare modelli contrattuali standard, aggiornare i parametri professionali ogni due anni, agire legalmente in caso di violazioni del principio di equo compenso, e adottare regole etiche per garantire che i compensi siano proporzionati al servizio fornito.

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