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Il CNI pubblica le nuove linee guida sui corrispettivi delle prestazioni professionali

Pubblicate sul sito del CNI le nuove linee guida con le procedura base e la modulistica applicativa per i corrispettivi delle prestazioni professionali

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“In materia di rilascio dei pareri di congruità sui corrispettivi delle prestazioni professionali, il compito dei Consigli territoriali risulta essere profondamente cambiato rispetto al passato” ad affermarlo è lo stesso centro studi del CNI che ha recentemente rilasciato un parere pubblico sulla questione.

Anche al fine di uniformare il comportamento degli Ordini Territoriali sulla materia dei corrispettivi delle prestazioni professionali, il CNI ha ritenuto necessario fornire alcune linee di indirizzo sulle procedure per il rilascio dei pareri di congruità che, a tutela degli Ordini stessi, siano conformi ai richiamati disposti legislativi.

Cosa prevedono le linee guida sui corrispettivi delle prestazioni professionali?

Le linee guida, approvate dal CNI nella seduta dell’8 luglio 2015 e precedentemente discusse negli incontri tenutisi nel 2015 con la presenza dei rappresentanti delle Commissioni Pareri degli Ordini Territoriali, sono state elaborate dal Gruppo di Lavoro Servizi di Ingegneria, con il supporto del Centro Studi CNI.

Linee guida che vanno nella direzione di disciplinare maggiormente il settore dei corrispettivi delle prestazioni professionali e che contraddistinguono una crescente attenzione da parte del CNI verso questo risvolto della professione.

“Il CNI” si legge nella nota stampa diffusa alle principali testate di settore “ha inoltre avviato, presso le istituzioni competenti tutte le richieste relative ad una semplificazione della normativa per l’emissione di questo tipo specifico di pareri, Una decisione presa al fine di valorizzare e preservare l’attività istituzionale dei Consigli degli Ordini in materia di opinamento dei corrispettivi per le prestazioni professionali”.

 

Ricordiamo che comunque, in linea generale, i corrispettivi delle prestazioni professionali devono essere sempre proporzionati alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito e non possono essere inferiore ai minimi stabiliti in modo specifico dai contratti collettivi in base alle mansioni equiparabili svolte dai lavoratori subordinati. 

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