Gli specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private: chi sono e cosa fanno!
I dati AlmaLaurea su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati permettono di tracciare l'identikit degli specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private.
Il focus analizza le performance formative di 913 laureati magistrali del 2011, che a cinque anni dal titolo dichiarano di svolgere la professione di specialista della gestione e del controllo nelle imprese private. Giovani che hanno conseguito una laurea magistrale biennale in ambito soprattutto ingegneristico (35%) ed economico-statistico (33%). In particolare, sono laureati delle classi di laurea in Scienze economico-aziendali (26%), Ingegneria gestionale (13%) e Ingegneria meccanica (7%).
Si tratta di una professione maggiormente diffusa tre gli uomini (60%), intrapresa da laureati provenienti da contesti familiari in cui la presenza del titolo di laurea è superiore alla media del complesso dei laureati (32 su cento hanno almeno un genitore con il titolo di laurea) e con uno status economico migliore rispetto a quello del complesso dei laureati (il 23% proviene da famiglie economicamente avvantaggiate rispetto alla media del 19%).
Raggiungono il titolo universitario a 26,1 anni, sono pertanto più giovani della media (27,5 anni). La stragrande maggioranza termina gli studi entro un anno fuori corso (83% rispetto al 77%) con un voto medio di laurea pari a 106,7, in linea con la media. Nel loro curriculum formativo sono presenti, in misura superiore alla media, un buon numero di tirocini svolti durante gli studi (51% rispetto al 47% ) e di esperienze internazionali (26% rispetto 14%). Si dichiarano decisamente soddisfatti del percorso universitario appena concluso tanto che, potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 68% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo (è il 65% a livello complessivo).
Condizione occupazionale. Nell’analisi della figura professionale degli specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private è fondamentale tenere presente che più della metà, una volta terminati gli studi universitari, prosegue con la formazione post-laurea: in particolare stage in azienda (41%) e master (23%) e, in misura minore, tirocini e praticantati (8%). Il 67% inizia a lavorare una volta portato a casa il titolo di laurea (valore in linea con la media) e la prima occupazione post-laurea arriva molto velocemente: entro i 6,5 mesi rispetto agli 11,1 mesi del complesso dei laureati magistrali occupati.
Si inseriscono soprattutto in ambito privato (92% contro il 74% a livello complessivo), dove lavorano in particolare con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato (83% rispetto al 52% della media). Anche la retribuzione è elevata: 1.791 euro (la media è di 1.390 euro netti mensili). Si inseriscono soprattutto in ambito metalmeccanica e meccanica di precisione (18%) e, in misura minore, nell’industria manifatturiera (12%), chimica-energia (11%) e nei rami del commercio e delle consulenze (rispettivamente 9% e 8%).
Seppur in misura inferiore alla media complessiva, il 48% degli specialisti della gestione e del controllo nelle imprese considera il titolo universitario acquisito efficace per lo svolgimento del proprio lavoro; a questi si aggiunge un altro 44% per i quali il titolo è comunque abbastanza efficace; il 44% dichiara di utilizzare le competenze apprese all’università in misura elevata. La soddisfazione complessiva per il lavoro svolto è buona e pari a 7,8 punti su una scala da 1 a 10, in linea con la media.