venerdì, Novembre 15, 2024
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Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri piange la scomparsa di Giulia Cecchettin

Giulia, il Consiglio Nazionale degli ingegneri piange la perdita della giovane ingegnera biomedica

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri piange la scomparsa di Giulia Cecchettin
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La notizia della tragica scomparsa di Giulia Cecchettin ha toccato profondamente il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che esprime sincera compassione verso i suoi cari. Giulia, in procinto di concludere i suoi studi in ingegneria biomedica, è stata vittima di un atto brutale per mano dell’ex fidanzato, un gesto che ha scosso non solo la sua famiglia ma anche la comunità degli ingegneri. Era un momento cruciale della sua vita, dove avrebbe dovuto celebrare un importante traguardo accademico.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri piange la scomparsa di Giulia Cecchettin

Il Consiglio Nazionale, da sempre attivo nel promuovere la presenza femminile nel settore ingegneristico, attraverso progetti come “Ingenio al femminile”, sottolinea il ruolo vitale che le donne ricoprono nella società e nel mondo professionale, e si impegna a continuare a sostenerlo. La perdita di Giulia è un duro colpo per tutti: il femminicidio è un atto ripugnante che va contro ogni valore fondamentale della convivenza sociale, impoverendo e degradando la nostra collettività.

Per la comunità degli ingegneri italiani, la scomparsa di Giulia lascia un vuoto incolmabile. La sua futura carriera come ingegnere biomedico prometteva di essere ricca di realizzazioni personali e contributi significativi al settore e alla società. La sua passione e le sue competenze avrebbero arricchito non solo il campo dell’ingegneria ma anche il tessuto sociale del nostro Paese. La sua tragica fine priva per sempre la società di un talento prezioso e irrecuperabile.

Il ministro Annamaria Bernini

Giulia la cui vita è stata tragicamente interrotta prima di poter discutere la sua tesi, sarà onorata con il conferimento postumo del titolo di laurea in ingegneria. Era già di fatto un dottore, mancava solo la conferma ufficiale. La sua esistenza e la libertà di amare le sono state brutalmente sottratte. Questa decisione è stata comunicata dalla ministra dell’Università, Annamaria Bernini.

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