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Equo Compenso – Il ritorno a un passato ingiusto è una strada chiusa

Equo compenso per i professionisti. Il CNI dichiara chiusa l'era delle retribuzioni insignificanti per servizi di elevata competenza e responsabilità

Equo Compenso – Il ritorno a un passato ingiusto è una strada chiusa
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Il presidente del Comitato Nazionale degli Ingegneri, risponde alle recenti proteste contro l’implementazione dell’Equo Compenso. L’era delle retribuzioni insignificanti per servizi di elevata competenza e responsabilità è finita. Tuttavia, Perrini esprime la volontà del CNI di discutere e stabilire nuove linee guida che possano soddisfare tutte le parti coinvolte.

Equo compenso per i professionisti. Il CNI dichiara chiusa l’era delle retribuzioni insignificanti per servizi di elevata competenza e responsabilità

Recentemente, si è registrato un’ondata di opposizione contro l’Equo Compenso, una misura fondamentale per la quale gli esperti hanno lottato a lungo per proteggere la qualità del servizio e gli interessi dei cittadini. Le organizzazioni come Abi, Assonime, Confindustria, Ania e Confcooperative hanno espresso preoccupazioni al Governo, sostenendo che la legge potrebbe portare ad un incremento insostenibile dei costi per le aziende, sebbene non mettano in discussione la sua necessità.

Il parere dell’OICE.

Successivamente, è arrivato anche l’intervento di Oice, rappresentante delle società di ingegneria e architettura, evidenziando come l’errata applicazione delle tariffe minime possa mettere i professionisti in una posizione di contestazione continua. Anche l’Anac è intervenuta, chiedendo un allineamento tra la legge sull’Equo Compenso e il nuovo Codice dei Contratti. Dal Governo, tuttavia, è giunta una risposta equilibrata, invitando a valutare attentamente le norme prima di lanciare allarmi infondati.

La retribuzione del professionista non può essere sottoposta a diminuzioni

Innanzitutto, egli afferma che la legge sull’Equo Compenso implica che la retribuzione del professionista non possa essere sottoposta a diminuzioni, e che la selezione dovrà basarsi esclusivamente su criteri di qualità e un prezzo fisso. Le riduzioni possono applicarsi solamente alle spese, purché non influiscano sulla giustezza della compensazione.

L’epoca dei profitti facili è finita

Perrini continua sottolineando che, con il tempo, sarà necessario stabilire parametri chiari. Inoltre, fa notare che la legge è stata introdotta per porre fine alle ingiuste pressioni sui professionisti da parte dei principali committenti, e che un ritorno al passato non è contemplabile. I fornitori principali devono accettare che l’epoca dei profitti facili è finita.

Piuttosto, egli esorta a collaborare per l’attuazione della legge 49/2023, che contiene gli strumenti necessari per prevenire eventuali distorsioni. Perrini conclude chiedendo ai principali committenti di iniziare un dialogo per definire nuovi standard che possano soddisfare tutte le parti. Il CNI, come sempre, è disponibile a intraprendere questo dialogo in qualsiasi momento.

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