Energy Manager: chi sono e cosa fanno i professionisti esperti in gestione dell’energia.
Nel corso degli ultimi anni sono diventati sempre più popolari, ma chi sono e cosa fanno gli Energy Manager?
Se vuoi diventare Energy Manager, sicuramente, ti sarai interrogato più volte su quali sono le caratteristiche e le skill professionali di questa professione.
Gli ultimi anni hanno registrato un notevole incremento d’interesse verso la figura dell’Energy Manager, eppure la figura professionale del Manager Energetico nasce nei “lontani” anni 70 durante la crisi petrolifera del 1973.
Indice:
Nel corso degli ultimi anni sono diventati sempre più popolari, ma chi sono e cosa fanno gli Energy Manager?
Nei primi anni 70 tutto il mondo è stato costretto a fare i conti con problemi legati all’approvvigionamento energetico. Il calo dei rifornimenti petroliferi ha fatto si che alcuni “pionieri dell’energia” decisero di dedicarsi allo studio dell’uso dell’energia.
Nel corso degli anni, la figura dell’esperto in gestione dell’energia consolidò la sua posizione. Nel 1991, in Italia, fù emanata la Legge n. 10/1991 e fu resa obbligatoria la nomina di un Manager esperto in energia all’interno di aziende con consumi superiori ai 10.000 TEP all’anno.
Quali sono i compiti di un Manager esperto in energia?
All’inizio della loro storia, gli Energy Manager venivano visti come delle figure marginali all’interno delle aziende. Con il passare degli anni e con l’aumentare della consapevolezza globale sui temi energetici, i manager dell’energia si sono ritagliati dei contorni molto più manageriali e gestionali.
Alle originali competenze tecniche hanno aggiunto delle imprescindibili skill gestionali. Oggi un esperto in gestione dell’energia ha il suo punto di forza nelle capacità di dialogo e di problem solving.
Cosa fanno gli Esperti in Gestione dell’Energia?
Gli Energy Manager operano in aziende pubbliche e private e in enti pubblici come figure a supporto del reparto decisionale.
Andando più nel dettaglio, un Esperto in Gestione dell’Energia deve:
- analizzare e individuare le azioni concrete maggiormente adatte affinché venga favorito un utilizzo corretto (anche etico in alcuni casi) dell’Energia;
- studiare e predisporre i documenti dei bilanci energetici relazionandoli ai parametri e agi obiettivi economici prefissati;
- seguire le indicazioni legislative e predisporre i dati e i report energetici;
- redigere, sulla base di una preventiva analisi sugli obiettivi di risparmio energetico prefissati, il piano degli investimenti;
- monitorare, dopo aver scelto e individuato gli interventi per favorire la razionalizzazione energetica, le azioni messe in campo.
Competenze e requisiti per diventare Energy Manager!
- Competenze tecniche.
Come abbiamo già avuto modo di evidenziare, per diventare un Manager Energetico è importantissimo essere in possesso di comprovate competenze tecniche.
Aver studiato, o essersi sporcati le mani con processi di produzione di beni e servizi, la conoscenza delle principali tecnologie da utilizzare per mirare a un uso razionale dell’energia sono skill che un Energy Manager deve, per forza, padroneggiare.
- Competenze manageriali e decisionali.
Partendo quindi dai presupposti tecnici (e come abbiamo detto la laurea in ingegneria è un ottimo gradino di partenza) dovranno comunque essere approfondite e consolidate le competenze gestionali e manageriali.
I professionisti che percorrono questa strada devono confrontarsi, ogni giorno, con diverse funzioni aziendali, acquisire e monitorare informazioni e dati relativi all’effettivo andamento dei consumi energetici, parametrati alle produzioni industriali specifica.
- Competenze economiche e gestionali.
Le attività di valutazione e predisposizione delle azioni atte a favorire il risparmio energetico devono essere supportate da consolidate competenze economiche. L’Energy Manager deve infatti eseguire valutazioni periodiche sulle azioni realizzate e presentare adeguate valutazioni sul ritorno economico delle stesse.
Riepilogando, i professionisti che scelgono questa strada devono essere in possesso di un forte background tecnico unito a un’approfondita conoscenza del mercato energetico globale, a una spiccata capacità di valutazione economica sulle azioni messe in campo e un certo grado di padronanza delle dinamiche e tecniche contrattualistiche lavorative.
Stipendio Energy Manager.
Per definire dei parametri di stipendio dobbiamo fare riferimento ai dati che ci vengono indicati dal FIRE, Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia. I numeri pubblicati dal FIRE ci dicono che un Manager guadagna dai trentamila ai sessantamila euro all’anno.
La retribuzione varia a seconda delle mansioni, “dell’anzianità di servizio” e dell’esperienza. All’interno della P.A (ma lo stesso ragionamento può essere applicato anche alle grandi aziende), se si arriva a ricoprire un ruolo dirigenziale, è possibile raggiungere un monte stipendi annuo stimato tra i 100.000 e i 150.000 euro.