Edifici a energia quasi zero (NZEB), online il Piano d’azione nazionale
Pubblicato dal Mise il Piano d’Azione Nazionale per incrementare gli edifici ad energia quasi zero, elaborato da un gruppo di lavoro composto da ENEA, RSE e CTI
Sulla Gazzetta Ufficiale n.187 del 11 agosto 2017 è stato pubblicato il comunicato del Ministero dello Sviluppo economico che informa della pubblicazione sul sito web del Mise del decreto interministeriale 19 giugno 2017, recante l’approvazione del «Piano d’azione nazionale per incrementare gli edifici ad energia quasi zero» ai sensi dell’art. 4-bis, comma 2 del decreto legislativo n. 192 del 2005, unitamente al Piano stesso.
Il Piano d’Azione Nazionale per incrementare gli edifici ad energia quasi zero, datato dicembre 2016, è stato elaborato da un gruppo di lavoro composto dall’ENEA, l’RSE e il CTI, con il coordinamento del Ministero dello sviluppo economico.
Il documento, previsto dall’articolo 4-bis, comma 2, del decreto legislativo 192/2005, chiarisce il significato di NZEB (edifici a energia quasi zero), valutando le prestazioni energetiche di alcune delle sue espressioni nelle differenti tipologie d’uso e zone climatiche. Stima inoltre i sovraccosti necessari, rispetto ai livelli attuali, per la realizzazione di nuovi edifici NZEB o per la trasformazione in NZEB degli edifici esistenti e traccia gli orientamenti e le linee di sviluppo nazionali per incrementare il loro numero tramite le misure di regolazione e di incentivazione rese disponibili.
La Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale, prevista dal decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, integra documento, indicando, in particolare, gli obiettivi da raggiungere, le linee di azione su cui si intende puntare per il loro conseguimento, le criticità da superare e le possibili soluzioni strategiche.
La direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia («direttiva EPBD», Energy Performance of Buildings Directive) è il principale strumento legislativo a livello dell’UE per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici europei. Un elemento fondamentale della direttiva EPBD è rappresentato dagli edifici a energia quasi zero («requisiti NZEB», dall’inglese Nearly Zero-Energy Buildings). La direttiva EPBD prevede che gli Stati membri provvedono affinché entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero e a partire dal 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi siano edifici a energia quasi zero.
In Italia il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, di recepimento della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia, è stato aggiornato con il decreto legge n. 63 del 2013 per recepire la direttiva 2010/31/UE.