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Attualità

Dopo il palazzetto la Rocca, gli ingegneri al sindaco di Ravenna: «Perché niente concorso?»

Un intervento dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ravenna sul tema della progettazione, alla luce dell’annunciata riqualificazione della Rocca Brancaleone.

Gli ingegneri al sindaco di Ravenna: - Perché niente concorso? -
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«Due anni fa, durante un incontro congiunto degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Ravenna, alla presenza del Sindaco di Ravenna Michele De Pascale, parlando del “non concorso” per la progettazione del nuovo palazzetto dello Sport di Ravenna, essendo stato interamente realizzato dagli uffici interni al Comune, il primo cittadino, raccogliendo il malcontento di molti liberi professionisti esclusi a priori, non scartò l’idea di utilizzare in futuro il concorso di idee o il concorso di progettazione a 2 gradi.

Come avemmo allora occasione di esprimere al Sindaco, entrambe le procedure, divenute prassi normali in altri paesi europei, garantiscono il massimo coinvolgimento di progettisti e di idee, e conferiscono a chiunque la possibilità di partecipare al primo livello, senza particolari referenze, ma solo con “l’idea”, coinvolgendo non solo le “Archistar”, ma anche i giovani progettisti, appena affacciatisi alla professione, permettendo a ciascuno di mettere in campo il proprio sapere, le intuizioni, i pensieri.

La seconda parte del concorso sarebbe poi riservata ad una cerchia ristretta, desunta dal primo grado, sulla base di una graduatoria, nella quale chi vi accede può cooptare nel proprio gruppo quelle specifiche professionalità che garantiscano la realizzabilità dell’idea, attraverso l’esperienza maturata nel mede­simo campo di applicazione, nel pieno rispetto della fattibilità e dei costi.

Partendo dal presupposto che tutti i professionisti iscritti ad un Ordine sono titolati alla progettazione, siano essi dipendenti o liberi professionisti, ciascuno con le proprie competenze e senza nulla togliere al progetto presentato, ci si chiede per quale motivo il Comune abbia perso l’occasione per aprire il confronto su un tema importante e strategico come il recupero e la copertura mobile della Rocca Brancaleone, la cui rilevanza nazionale sarebbe stata un veicolo per portare Ravenna, in modo ancora più incisivo, sul dibattito, in eterno divenire, dell’architettura della Città, soprattutto alla luce del nuovo Piano Urbanistico Generale in corso di formazione».

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