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Decreto Salva Casa: le novità principali in sintesi

Scopri le principali novità del Decreto Salva Casa: nuove norme su certificato di agibilità, cambi di destinazione d'uso, tolleranze edilizie e molto altro.

Decreto Salva Casa: le novità principali in sintesi
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Il Decreto Salva Casa, esaminato dalla commissione Ambiente della Camera, introduce diverse modifiche significative. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha riassunto le principali novità.

  1. Certificato di agibilità.
  2. Cambio di destinazione d’uso.
  3. Tolleranze edilizie.
  4. Stato legittimo.
  5. Porticati e tende bioclimatiche.
  6. Proroga dei termini di demolizione.
  7. Sanzioni per opere incompiute.
  8. Recupero dei sottotetti.
  9. Sanatoria per vincoli ante 2006.
  10. Superamento doppia conformità.
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Scopri le principali novità del Decreto Salva Casa: nuove norme su certificato di agibilità, cambi di destinazione d’uso, tolleranze edilizie e molto altro.

Certificato di agibilità.

Il rilascio del certificato di agibilità sarà ora più flessibile. La superficie abitabile minima per una persona scende da 28 a 20 metri quadrati, e per due persone da 38 a 28 metri quadrati. Anche le altezze minime interne vengono ridotte da 2,70 a 2,40 metri. Gli edifici devono garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate, ma restano le deroghe per corridoi, disimpegni, bagni, ripostigli e comuni montani sopra i 1.000 metri di altitudine. Queste misure sono particolarmente orientate verso studenti e lavoratori nelle grandi città.

Cambio di destinazione d’uso.

La disciplina relativa al cambio di destinazione d’uso diventa uniforme, senza differenziazioni tra interventi con o senza opere. Per i cambiamenti senza opere sarà necessaria una SCIA, mentre per quelli con opere sarà richiesto un titolo specifico. La legislazione regionale regola il cambio d’uso per unità situate al primo piano o seminterrate, permettendo ai comuni di individuare le zone idonee.

Tolleranze edilizie.

Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, sono introdotte nuove tolleranze. Per unità immobiliari sotto i 60 metri quadrati, sono accettati scostamenti fino al 6%. In zone sismiche, il tecnico deve conformarsi alle norme vigenti al momento dell’intervento, con la possibilità per l’amministrazione di richiedere adeguamenti alle normative attuali. Inoltre, viene semplificata la responsabilità del tecnico per la salvaguardia dei diritti dei terzi.

Stato legittimo.

Il recente decreto stabilisce che la condizione legittima di un immobile sarà determinata facendo riferimento all’ultimo titolo abilitativo emesso. Le discrepanze riguardanti le aree comuni non incideranno sulla legittimità delle singole unità immobiliari e, allo stesso modo, eventuali irregolarità delle unità individuali non avranno effetti sulle parti comuni.

Porticati e tende bioclimatiche.

Tra le nuove categorie di interventi in edilizia libera, il decreto prevede la possibilità di installare vetrate panoramiche amovibili e trasparenti (VEPA) in tutti i porticati e strutture di protezione dal sole e dalle intemperie, come tende a pergola con telo retrattile e tende bioclimatiche.

Proroga dei termini di demolizione.

Il termine per sanare abusi edilizi, successivamente alla richiesta del dirigente comunale, è esteso da 90 a 240 giorni. Dopo tale periodo, l’area verrà acquisita gratuitamente dal Comune.

Sanzioni per opere incompiute.

Per affrontare il problema delle opere comunali incompiute e rispondere al crescente fabbisogno abitativo, una parte delle risorse destinate ai Comuni sarà utilizzata per interventi di rigenerazione urbana e incremento dell’offerta abitativa.

Recupero dei sottotetti.

Un emendamento approvato consente il recupero dei sottotetti, permettendo deroghe ai limiti di distanza tra edifici, secondo le procedure regionali.

Sanatoria per vincoli ante 2006.

Prevista una sanatoria per interventi soggetti a vincoli, che prima dell’entrata in vigore del Codice dei beni culturali del 2006, erano autorizzati dai Comuni ma senza accertamento di compatibilità paesaggistica.

Superamento doppia conformità.

Il decreto estende il regime semplificato anche alle “variazioni essenziali” per uniformare le regole sulle difformità edilizie, inclusi immobili con vincoli storici, artistici e ambientali. Si introduce una nuova norma per regolarizzare interventi edilizi eseguiti in parziale difformità rispetto al titolo prima del 1977, con una procedura semplificata.

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