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Crepe nei muri? Sono spesso un sintomo legato al cedimento del terreno e delle fondazioni.

Case Study di un palazzo di 8 piani, superficie di oltre 900 mq, fondato su plinti isolati, appoggiati su pali battuti di lunghezza 14 m.

Crepe nei muri? Sono spesso un sintomo legato al cedimento del terreno e delle fondazioni.
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In Italia esistono diverse zone soggette a dissesto idrogeologico, in particolare nelle colline dei nostri Appennini. Anche le zone più urbanizzate possono però essere interessate da dissesti causati principalmente dall’azione umana. Un esempio classico sono le perdite dalla rete fognaria o le rotture della rete idrica cittadina, che in alcuni casi hanno determinato veri e propri disastri, con apertura di voragini nel manto stradale e dissesti ai palazzi limitrofi.
Di seguito un esempio di intervento di consolidamento fondazioni in uno di questi casi.

Case History, il consolidamento fondazioni di un edificio condominiale di 8 piani.

Consolidamento con iniezioni di resina espandente a densità differenziata – Sistema SYStab.

Spesso i cedimenti del terreno e delle fondazioni sono legati alle infiltrazioni d’acqua. In Non è infatti raro che le perdite d’acqua più o meno importanti, determinino vere e proprie inondazioni con danni agli edifici e conseguenti crepe nei muri!

IL DISSESTO DI UN CONDOMINIO DI 8 PIANI A NAPOLI – Parliamo di un palazzo di 8 piani, superficie di oltre 900 mq, fondato su plinti isolati, appoggiati su pali battuti di lunghezza 14 m.

Crepe nei muri? Sono spesso un sintomo legato al cedimento del terreno e delle fondazioni.

Il condominio ha subito nell’anno 2015 un cedimento determinato da una importante infiltrazione d’acqua legata ad una rottura della conduttura pubblica cittadina. La tubazione è ubicata su Via Nicolardi, adiacente alla struttura. La copiosa inondazione ha causato l’apertura di una voragine nel manto stradale ed ha dilavato e rammollito un importante volume di sottosuolo. Il terreno della zona è di origine vulcanica e nonostante la presenza di pali di fondazione profondi la struttura ha subito un cedimento su un angolo. Il dissesto ha generato diverse crepe nei muri divisori a vari livelli del fabbricato, ovviamente concentrate nell’angolata del fabbricato più vicina alla zona inondata dall’acqua. Il dissesto fortunatamente non ha lesionato il telaio in cemento armato dell’edificio.

IL CONSOLIDAMENTO CON TECNICA SYSTAB – Il committente dopo svariate indagini geologiche e un congruo periodo di monitoraggio dell’immobile, ha optato per un intervento rapido e soprattutto poco invasivo da eseguire su tutta l’impronta fondale del condominio. Si è così scelto di intervenire mediante un consolidamento con iniezione di resine a densità differenziata con Sistema SYSTAB.

Il consolidamento studiato e realizzato da SYStab ha impiegato 2 tipologie differenti di resina, scelte sia sulla base delle caratteristiche del terreno da trattare, sia in corso d’opera nelle varie fasi dell’iniezione. Nel dettaglio sono state impiegate resine ad alta densità e resine poliuretaniche ad alto potere espandente. L’iniezione alternata delle due resine ha permesso di saturare al meglio il terreno di natura piroclastica (pozzolana e ceneri rimaneggiate che sono state sciolte e dilavate dalla perdita d’acqua).

L’impiego di 2 tipi di resina espandente ha consentito di ottenere nel nodo terreno – fondazione:

  • compattazione dei terreni e aumento delle caratteristiche meccaniche;

  • riempimento di cavità con diminuzione dei vuoti;

  • separazione dall’acqua ed impermeabilizzazione.

Crepe nei muri? Sono spesso un sintomo legato al cedimento del terreno e delle fondazioni.Il consolidamento con iniezione di resine espandenti ha interessato tutta l’impronta fondale: 60 plinti ed è stato realizzato con un monitoraggio laser continuo della struttura. Sono state poi eseguite svariate prove geologiche pre e post iniezione, atte a verificare e collaudare il miglioramento geomeccanico dei terreni e la saturazione dei volumi consolidati.

L’intervento è stato ultimato in dieci giorni, senza alcuna necessità di scavi, attraverso l’esecuzione fori di diametro 25 millimetri alla base dei pilastri da trattare. La ridotta invasività ha permesso di operare dal piano terra all’interno di negozi e attività commerciali, senza interrompere l’attività lavorativa delle stesse.

Il condominio è tuttora monitorato ma non ha evidenziato al momento altri cedimenti delle strutture e le crepe nei muri si sono stabilizzate.

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