Covid 19. Linee Guida la ripartenza: da Inarsind le procedure di sicurezza per gli Studi Professionali
Uno strumento per i liberi professionisti, e soprattutto per i titolari di studi professionali, in vista della progressiva ripresa della piena attività.
Uno strumento di utilità per i liberi professionisti, e soprattutto per i titolari di studi professionali, in vista della progressiva ripresa della piena attività. Inarsind propone ai propri associati le Linee Guida per aiutare a stabilire le procedure per la messa in sicurezza degli studi professionali e, in modo specifico, delle attività di ingegneria e architettura. Il tutto ad ulteriore chiarimento delle disposizioni date dalle Autorità nazionali e col fine di calarsi nella realtà lavorativa degli associati.
Le proposte Inarsind per gli studi professionale nella Fase 2 sono da intendersi come suggerimenti ai professionisti.
E’ assodato che il libero professionista non necessiti di particolari procedure per riprendere l’attività in sicurezza, ad eccezione di quelle da adottare nei riguardi di clienti esterni che frequentano lo studio. In questo caso le indicazioni riportate possono comunque essere applicate. Nel caso in cui, invece, il singolo professionista condivida lo studio con altri colleghi, sono qui suggerite appunto le Linee Guida che Inarsind ha realizzato, e che mette a disposizione di coloro che volessero usufruirne.
Per gli studi di singoli professionisti è abbastanza assodato che il libero professionista non necessiti di particolari procedure per riprendere l’attività in sicurezza, ad eccezione di quelle da adottare nei riguardi di clienti esterni che frequentano lo studio.
In questo caso le indicazioni qui riportate possono comunque essere applicate. Nel caso in cui il singolo professionista condivida lo studio con altri colleghi sono sicuramente suggerite le presenti linee guida.
Per gli studi professionali dove siano presenti più liberi professionisti e/o dipendenti legati da contratti o accordi negoziali, il titolare dello studio professionale, come è noto, viene assimilato a datore di lavoro e ha l’obbligo di dotarsi di Documento di Valutazione dei Rischi dell’attività in cui si descrivono le procedure da adottare affinché l’attività possa svolgersi in sicurezza per i dipendenti e i collaboratori fissi o occasionali.
Considerato che gli studi professionali, pur non essendo ambienti soggetti a rischio biologico, possono essere inquinati da fattori esterni, il DVR dovrà essere implementato da un appendice delle procedure Covid_19 che si intendono adottare.
Le linee guida non prendono in considerazione tutte le procedure previste a livello delle singole Regioni, pertanto le procedure qui suggerite dovranno essere implementate con le disposizioni più stringenti eventualmente disposte o suggerite dalle Autorità regionali.