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Controlli superbonus: tutti i controlli e i rischi per chi non rispetta le linee guida

É importante essere consapevoli che l'Agenzia delle Entrate effettua controlli per verificare la correttezza delle spese e l'esecuzione dei lavori relativi al 110percento.

Controlli superbonus: tutti i controlli e i rischi per chi non rispetta le linee guida
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Controlli superbonus: tutti i controlli e i rischi per chi non rispetta le regole. L’incentivo fiscale denominato Superbonus 110% è stato introdotto in Italia per promuovere l’efficientamento energetico degli edifici e la loro riqualificazione. Grazie a questa misura, è possibile ottenere un credito d’imposta pari al 110% delle spese sostenute per i lavori di riqualificazione, che può essere utilizzato per compensare imposte future o ceduto a terzi, come ad esempio le imprese che effettuano i lavori.

  1. Quali sono i controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate?
  2. Su quali elementi vertono i controlli dell’Agenzia delle Entrate?
  3. Controlli 110percento per chi ha scelto la cessione del credito e lo sconto in fattura
  4. Sei un ingegnere? La tua professione richiede un aggiornamento continuo

É importante essere consapevoli che l’Agenzia delle Entrate effettua controlli per verificare la correttezza delle spese e l’esecuzione dei lavori relativi al 110percento.

Il Superbonus 110% offre la possibilità di ottenere risparmi considerevoli per importanti lavori di miglioramento energetico degli edifici e di adeguamento antisismico. Tuttavia, le sanzioni per coloro che usufruiscono della detrazione senza averne diritto sono proporzionate all’importo della detrazione stessa.

Data la complessità della burocrazia legata al bonus e le possibili conseguenze di un errore, molti contribuenti sono restii a intraprendere i lavori e richiedere l’incentivo, per timore di dover affrontare controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso in cui l’Agenzia accerti l’inesistenza delle condizioni per usufruire del Superbonus, il contribuente è tenuto a restituire all’Erario il credito ottenuto, poiché l’Agenzia delle Entrate può agire per il recupero degli importi indebitamente detratti, oltre agli interessi e alle sanzioni.

Quali sono i controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate?

I controlli eseguiti sono gli stessi previsti per altre detrazioni e agevolazioni. Nel caso specifico dell’utilizzo del Superbonus come detrazione dall’imposta nella dichiarazione dei redditi, i controlli sono principalmente di natura documentale, fiscale e/o tributaria e non riguardano verifiche di carattere urbanistico.

Questi controlli sono finalizzati a verificare la presenza dei requisiti che danno diritto all’agevolazione, come il rispetto dei limiti di spesa e la correttezza della documentazione presentata.

Su quali elementi vertono i controlli dell’Agenzia delle Entrate?

Secondo quanto indicato nella circolare n. 24/E dell’8 agosto 2020, i controlli dell’Agenzia delle Entrate riguardano:

  • Fatture o ricevute fiscali relative alle spese sostenute per i lavori.
  • Ricevute dei bonifici bancari o postali utilizzati per il pagamento dei lavori.
  • Dichiarazione di consenso da parte del proprietario per i lavori eseguiti dal detentore dell’immobile.
  • Delibera dell’assemblea condominiale per i lavori sulle parti comuni degli edifici.
  • Asseverazione tecnica inviata all’ENEA per gli interventi di miglioramento energetico.
  • Asseverazione tecnica per gli interventi antisismici.
  • Pertanto, il contribuente è tenuto a conservare tutta la documentazione fiscale che attesti la spesa sostenuta.

Nel caso in cui si scelga la detrazione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha un periodo di 13 anni per effettuare i necessari controlli.

Controlli 110percento per chi ha scelto la cessione del credito e lo sconto in fattura

Per chi ha scelto la cessione del credito e lo sconto in fattura, le implicazioni in termini di accertamento fiscale sono simili. Nel caso di decadenza dal bonus, sarà comunque il beneficiario del Superbonus a dover restituire i fondi allo Stato.

I fornitori e, in generale, i soggetti che hanno acquistato il credito d’imposta generato dagli interventi sono responsabili solo dell’eventuale uso irregolare o in misura maggiore del credito d’imposta rispetto a quanto ricevuto.

Pertanto, se un soggetto acquisisce un credito d’imposta, ma durante i controlli documentali dell’Agenzia delle Entrate (o dell’ENEA) si scopre che il contribuente non aveva diritto alla detrazione, il cessionario che ha acquistato il credito in buona fede non perde il diritto di utilizzarlo.

Nel caso di cessione del credito, l’Agenzia delle Entrate ha un periodo di 8 anni per effettuare i controlli.

Il sistema di controlli preventivi ex ante stabilito dal legislatore per il Superbonus 110% è volto proprio a ridurre le possibilità di un utilizzo improprio dell’agevolazione. Esso si basa su due attestazioni fondamentali:

  • Il visto di conformità rilasciato dal professionista che attesta la conformità dei requisiti riguardanti la documentazione fiscale necessaria per usufruire dell’agevolazione.
  • L’asseverazione, un documento emesso da un professionista qualificato che certifica i requisiti tecnici necessari per i lavori agevolati e, soprattutto, la congruità delle spese sostenute dal contribuente.
    In conclusione, coloro che desiderano beneficiare delle agevolazioni fiscali per gli interventi devono agire preventivamente per evitare violazioni e il rischio di perdere i benefici.

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