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Edilizia

Consolidamento delle fondazioni di una chiesa per cedimenti differenziali – case study Systab

Cedimenti differenziali: consolidamento di una porzione del complesso parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Decollato – Loc. Siccomonte -PARMA

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Cedimenti differenziali: consolidamento di una porzione del complesso parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Decollato – Loc. Siccomonte -PARMA

  • Sistema impiegato: Pali Precaricati SYSTAB da 114 mm – spessore 8 mm– presso – pressoinfissi con martinetti idraulici a contrasto con la struttura da consolidare.
  • Luogo delle opere: Località Siccomonte – Fidenza (PR)

L’obiettivo primario di un intervento di consolidamento delle fondazioni è ovviamente quello di ridare stabilità ad una struttura che sta cedendo. Naturalmente l’opera deve essere correttamente dimensionata e progettata per dare le necessarie garanzie di risultato e durabilità. L’obiettivo secondario, ma non per questo meno importante, è ottenere questi risultati con un cantiere meno invasivo possibile e dai costi contenuti.

Gli interventi di palificazione risolvono egregiamente l’obiettivo primario ma spesso possono essere molto invasivi e soprattutto costosi. I micropali precaricati rappresentano un ottimo compromesso e mostrano nel campo del recupero dei cedimenti, indubbi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di palificazione.

Case Study: Cedimento della Sala Eventi Parrocchiale

Si tratta di un edificio di recente realizzazione. Sito in zona collinare, in provincia di Parma.

Il fabbricato negli ultimi mesi ha manifestato seri cedimenti verso valle. Un dissesto cominciato subito dopo la costruzione, ma che si è acuito durante i periodi siccitosi degli ultimi anni. Parliamo di una struttura edificata su di una platea in cemento armato abbastanza superficiale. La struttura è costituita da un livello parzialmente interrato, adibito a garage e da un piano sovrastante adibito a sala per eventi.

Consolidamento Fondazione con pali precaricati a bassa invasività Systab

L’obiettivo della Parrocchia e dell’Ingegnere Progettista era quello di realizzare dei micropali per portare efficaciemente il carico della struttura a orizzonti solidi in profondità e quindi fermare il cedimento della porzione di platea verso valle. 

Visto il tipo di manufatto e soprattutto la sua funzione, fin da subito gli obiettivi erano quelli di:

  • minimizzare le opere di scavo
  • abbassare i costi di realizzo dell’opera
  • mantenere invasività ridotta
  • eseguire le opere in tempi molto rapidi per ridare la struttura alla sua funzione. 

Esaminati pro e contro delle tecnologie di consolidamento fondale si è optato per realizzare dei pali pressoinfissi carotando la platea e operando direttamente dal piano interrato interno, senza scavi.

Le operazioni si sono svolte in 3 giornate, attraverso le seguenti fasi operative:

  1. carotaggio della platea in c.a.
  2. fissaggio delle piastre d’acciaio alla base del muro in cemento
  3. infissione dei pali con martinetti idraulici a contrasto con la struttura da consolidare
  4. raggiungimento delle pressioni e profondità di progetto
  5. precarico per annullamento dei cedimenti primari
  6. prova di carico a gradini secondo normativa
  7. fissaggio finale, con martinetto in carico, del palo alla piastra di acciaio e quindi alla struttura.

Come sempre avviene con questa tecnica, per ogni singolo palo è stata verificata la pressione di installazione e in più è stata eseguita una prova di carico secondo normativa.

Il controllo della portata raggiunta per ogni palo è uno dei principali pregi di questa tecnica di consolidamento, in quanto elimina la possibilità di avere micropali con portata non sufficiente e toglie ogni rischio di cedimenti differenziali residui.
Inoltre il precarico permette di inibire i cedimenti futuri ed eliminare il rischio di assestamenti prolungati nel tempo dopo l’intervento.

Inoltre il precarico che viene attribuito a ogni palo, con valori superiori al carico di esercizio, consente di evitare assestamenti imprevedibili e prolungati nel tempo.

Oltre a quelli suddetti il consolidamento fondazioni con pali precaricati ha altri vantaggi che lo differenziano rispetto alle tradizionali tecniche di micropalificazione:

  • tempi di realizzo rapidi rispetto a metodologie classiche
  • non produce alcun materiale di risulta
  • non impiega nè fanghi nè acqua (cantiere asciutto idoneo anche in ambienti stretti e interni)
  • non produce vibrazioni dannose per la struttura da consolidare
  • la portata di ogni singolo palo viene testata in corso d’opera
  • precarico per l’annullamento dei cedimenti primari.

L’intervento di consolidamento fondamenta eseguito presso la Chiesa di Siccomonte, è durato in tutto 3 giorni ed ha consentito l’infissione di 11 micropali diametro 114 mm e lunghezza circa 10 metri, compreso carotaggi della fondazione esistente e fissaggio finale dei pali con piastre speciali in acciaio.

Lavoro eseguito da: 

  • Committente: Privato – CHIESA
  • Data: febbraio 2020
  • Per ulteriori informazioni  www.systab.it
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