venerdì, Novembre 15, 2024
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Professionisti

Congresso Ingegneri: il tema delle tariffe minime professionali infiamma la platea

L’annosa e sempre attuale questione delle tariffe minime professionali ha infiammato il dibattito 61 Congresso degli Ingegneri italiani tenutosi nei giorni scorso a Palermo.

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L’annosa e sempre attuale questione delle tariffe minime professionali ha infiammato il dibattito 61 Congresso degli Ingegneri. E’ accaduto nel corso dello svolgimento del modulo “Conoscenza, competitività, competenze nel mercato del futuro”, moderato dal giornalista La7 Andrea Pancani, al quale hanno partecipato Angelo Ciribini (Consigliere Building Smart Italia), Francesco Paolo Lamantia (Scuola politecnica Università di Palermo), Giovanni Pitruzzella (Presidente Autorità garante della concorrenza e del mercato) e Giuseppe Santoro (Presidente Inarcassa).

Sollecitato sul tema delle tariffe minime professionali, Pitruzzella ha tenuto a sottolineare che sulla loro abolizione non si torna indietro. L’affermazione ha scaldato la platea dalla quale sono arrivate molte voci di dissenso e anche diverse domande allo stesso Pitruzzella, a dimostrazione del fatto che per gli ingegneri italiani, al pari di altri professionisti tecnici, l’abolizione delle tariffe minime professionali rappresenta un nervo ancora scoperto. In un intervento fuori programma il Presidente del CNI Armando Zambrano ha poi affermato come: “Nessun professionista europeo attualmente ha gli obblighi ai quali sono sottoposti i professionisti italiani. Noi la riforma l’abbiamo fatta fino in fondo. Ora, non chiediamo il ripristino delle tariffe minime professionali obbligatorie. Tuttavia, occorre fare una riflessione seria sulle prestazioni professionali e il corretto valore che ad esse va dato. Tutto questo a garanzia della qualità della prestazione e, quindi, delle esigenze dei committenti”.

Al di là del tema delle tariffe minime professionali, Pitruzzella ha poi proposto una riflessione più generale sul rapporto col CNI.

 

“Serve un confronto tra noi” ha detto il Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato “Il mondo è cambiato radicalmente. Ci sono problemi da risolvere ma anche molte opportunità. Credo che le professioni in questo avranno un ruolo fondamentale se sapranno cambiare i loro modelli organizzativi”. 

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