Come Costruire dighe rispettando l’ambiente?
La ricerca del professore Andrea Castelletti del Polimi premiata con l’Aspen Institute Italia 2021
Come costruire dighe rispettando l’ambiente? Alla domanda ha cercato di dare risposta il professore Andrea Castelleti del Politecnico di Milano con uno studio incentrato sulla pianificazione strategica delle dighe nel bacino del Mekong.
Lo studio con il quale il professor Andrea Castelletti del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, che è stato premiato insieme a Rafael J.P. Schmitt (Standford University, Politecnico di Milano e University of California, Berkeley), Simone Bizzi (Politecnico di Milano e Università di Padova) e G.Mathias Kondolf (University of California, Berkeley e Università di Lione) si sono aggiudicati l’importante riconoscimento vincendo la sesta edizione del Premio Aspen Institute Italia, è stato sviluppato dal team per dimostrare come l’impatto che le grandi dighe asiatiche hanno sul trasporto dei sedimenti, senza compromettere la generazione di energia e la produzione di cibo possa essere notevolmente ridotto attraverso un approfondito lavoro di pianificazione territoriale strategica.
“Le grandi dighe – si legge nello studio premiato – sono un elemento centrale per la produzione di energia elettrica e l’irrigazione agricola in molti paesi del mondo; allo stesso tempo, però, alterano il sistema naturale dei processi fluviali, modificando l’idrologia, ostacolando il trasporto dei sedimenti e danneggiando, a volte irreparabilmente, l’equilibrio ecologico fluviale, deltizio e delle popolazioni riparie.”.
Perchè lo studio è stato effettuato sullo stato delle dighe del Mekong?
Lo studio di ingegneria idraulica si è incentrato sulle dighe del fiume Mekong, un’area dove nei prossimi anni si andrà incontro ad un fortissimo sviluppo e ad un impatto idroelettrico consistente che andrà a ridurre la sabbia presente sul delta del fiume di circa il 90%. Lo studio evidenzia come, grazie ad una pianificazione territoriale strutturata sarà possibile ridurre l’impatto di un simile evento semplicemente spostando la costruzione di alcune dighe e riducendone la dimensione globale. Seguendo le indicazioni dello studio l’impatto sulla sabbia sarà solo del 21%.