Chi è e che mansioni svolge un ingegnere petrolifero?
Obiettivo di un ingegnere petrolifero, è quello di valutare e analizzare i volumi (il più possibile esatti) e la composizione chimica dei giacimenti di idrocarburi.
Gli ingegneri petroliferi sono degli esperti nell’estrazioni di gas e/o petrolio dai giacimenti petroliferi. Di solito arrivano in cantiere dopo aver conseguito una laurea in ingegneria chimica, ma il settore è ricco anche di numerosi professionisti che hanno frequentato un percorso formativo in altre branche ingegneristiche. Loro obiettivo, è quello di valutare e analizzare i volumi (il più possibile esatti) e la composizione chimica dei giacimenti di idrocarburi.
Dopo che è stata presa la decisione di perforare, è compito dell’ingegnere petrolifero trovare il modo migliore e più economico per estrarre il prodotto. Fondamentalmente, gli ingegneri petroliferi si occupano di quattro aree principali:
- trovare petrolio;
- valutare se ha potenziale;
- recuperare il materiale;
- trasportarlo / immagazzinarlo.
Quali sono le mansioni di un ingegnere petrolifero?
Un ingegnere petrolifero è qualcuno che individua serbatoi di gas naturale e petrolio greggio sotto la superficie terrestre e determina se lo sforzo di estrazione del prodotto varrà il tempo e i soldi per l’azienda per cui lavora. Nel dettaglio un ingegnere esperto in tecniche di estrazione petrolifere studierà i dati ingegneristici e geologici per determinare le aree e i terreni che presentano maggiori probabilità di essere ricche di petrolio. Chi svolge questa professione, spesso, deve viaggiare all’estero e risiedere in paesi stranieri per un certo periodo, questo perché un ingegnere petrolifero viene coinvolto in quasi tutte le fasi della produzione, dalla ricerca di petrolio o gas naturale, fino alla raffinazione e alla distribuzione.
Esistono due modi principali per portare petrolio e gas in superficie: “perforando” (creando un tunnel fino al serbatoio e creando un sistema di tubi per portarlo in superficie) e “producendo” (serbatoi coassiali che sono già sotto pressione per emergere dal suolo).