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Edilizia

Certificazione energetica: che cosa è e quali sono i casi esclusi dall’obbligo?

Certificazione energetica. Che cosa è, perché è cosi importante e quali sono gli edifici per i quali non siamo obbligati a redigere un attestato?

Certificazione energetica: definizione e casi di esclusione!
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Il certificato di efficienza energetica o attestato di certificazione energetica non è altro che un documento ufficiale redatto da un tecnico competente con il quale si comunicano delle informazioni oggettive sulle caratteristiche energetiche della casa.

La certificazione energetica è un documento fondamentale e deve sempre accompagnare un immobile nel caso si stia tentando di vendere una proprietà o invece si stia cercando di affittare un’immobile.

L’attestato di certificazione energetica include informazioni oggettive sulle caratteristiche energetiche della casa e deve essere redatto da un tecnico abilitato capace di calcolare il consumo energetico di cui ogni edificio ha bisogno nel corso di un anno, ipotizzando normali condizioni di esercizio e utilizzo. Sulla base di questo calcolo, il proprietario della casa riceverà una attestato energetico contraddistinto da una lettera.

Per essere redatto correttamente il calcolo energetico deve tener conto della produzione di acqua calda, della tipologia di riscaldamento, dell’illuminazione, della presenza o meno dell’aria condizionata o di un sistema di ventilazione. Il tecnico deve anche considerare elementi come il materiale utilizzato per la costruzione delle pareti esterne, della presenza di materiali lignei, della tipologia e dalla qualità degli infissi esterni.

Cosa devo sapere sulla certificazione energetica?

Per la valutazione, la scala di certificazione energetica utilizza sette lettere: da A (il più alto livello di efficienza energetica) a G (il meno efficiente). Oltre a questa classificazione generale, il certificato include altre caratteristiche energetiche dell’edificio, come l’isolamento e la presenza o meno di impianti a gas per il riscaldamento.

Per quale motivo la certificazione energetica deve sempre accompagnate la vendita o l’affitto di una casa?

Per rispondere a questa domanda basta mettersi nei panni dell’acquirente. Se guardiamo una casa con gli occhi di un acquirente (ed è questa la visuale che dobbiamo sempre tenere in considerazione quando progettiamo una casa), la certificazione energetica è un’informazione molto preziosa se vuoi scoprire come stai spendendo i tuoi soldi. Quando si acquista una casa, è sempre meglio avere un’idea generale di quanto costerà riscaldare / raffreddare la casa in cui vivrai, e questo dato dipende in gran parte dalla sua efficienza energetica.

L’attestato di efficienza energetica è stato sviluppato proprio per dare un vantaggio agli edifici con un alto grado di efficienza energetica, cosi che gli acquirenti possano vedere e valutare fin da subito la qualità di un’immobile.

C’è un modo per evitare di dover redigere la certificazione energetica di una casa?

La certificazione energetica dovrebbe essere un dovere morale ma la legge prevede diversi casi dove la certificazione energetica può NON essere redatta.

L’attestato non è obbligatorio per:

  • edifici adibiti a luoghi di culto;
  • fabbricati agricoli non adibiti a residenza e sprovvisti di impianti di climatizzazione;
  • manufatti che non possono essere ricompresi nella definizione di “edificio”;
  • fabbricati allo stato di “scheletro strutturale”;
  • fabbricati privi di serramenti, rifiniture e impianti tecnologici;
  • fabbricati con superficie utile inferiore ai 50 mq;
  • fabbricati che non sono destinati a permanenze prolungate di persone come garage, locali tecnici, locali caldaia, stalle, cantine;
  • fabbricati adibiti a garage, autorimesse, depositi auto;
  • ruderi e fabbricati collabenti;
  • fabbricati industriali e artigianali particolari che vengono riscaldati per esigenze particolari (serre) o climatizzati tramite la combustione di reflui del processo produttivo che, altrimenti, non potrebbero essere impiegati in altro modo;
  • manufatti “marginali” come legnaie, portici.
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