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Ambiente

Certificati bianchi, c’è fiducia tra gli operatori nonostante le difficoltà ed i contenziosi

Si apre una fase di apertura e dialogo: a maggio tavolo di confronto tra MiSE, GSE e stakeholder per raccogliere suggerimenti ed intervenire con miglioramenti sul meccanismo

Certificati bianchi. fiducia tra gli operatori nonostante le difficoltà
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Anche quest’anno la conferenza di riferimento sui certificati bianchi è stata l’occasione giusta per dare voce alle parti interessate dal meccanismo e metterle a confronto.

Novità sono emerse dall’intervento di apertura di Daniele Novelli del GSE, che ha evidenziato alcune azioni che il Gestore metterà in atto per rilanciare il meccanismo, tra cui abbiamo il potenziamento del supporto e del dialogo con gli operatori(prevedendo una nuova ed apposita struttura aziendale all’interno della Società) e l’introduzione di chiarimenti operativi e di guide settoriali. Il GSE si attrezzerà anche per permettere una maggiore accessibilità e fruibilità del sito web, mettendo a disposizione casi esempio e best practice per facilitare la presentazione dei progetti. Altra azione prevede alcune semplificazioni procedurali. In ottica 2030 sono previsti interventi di aggiornamento del meccanismo per garantire certezza, stabilità e semplificazione e l’armonizzazione degli strumenti esistenti per renderli più efficaci.

Marco De Min dell’ARERA ha poi mostrato il funzionamento e i risultati del mercato di compravendita dei TEE, richiamando l’attenzione sugli effetti della carenza di titoli e sulle dinamiche del mercato bilaterale.

Si sono dunque tenuti gli interventi di alcuni operatori, che hanno mostrato come si possano conseguire risultati interessanti:Pasquale Monti (ENEL X), Claudio Palmieri (Hera), Gabriele Terenzio (ABB) e Luca Beccarelli (Intergen). Le esperienze da loro illustrate in sala hanno evidenziato gli ottimi risultati raggiunti in termini di efficienza energetica e di funzionamento del meccanismo. Anna Maria Desiderà Roedl&Partner ha invece focalizzando il suo intervento sui contenziosi che hanno colpito gli operatori nel 2018 e sulla documentazione idonea richiesta ad oggi dal GSE.

Dario Di Santo, direttore della Federazione, ha quindi fatto il punto sul meccanismo, evidenziando come si trovi oggi in una selva oscura, avendo smarrito la via di una regolazione ottimale e di una crescita adeguata agli obiettivi comunitari al 2030. Nonostante ciò “Ci sono per fortuna segnali di apertura” sottolinea Di Santo, che continua “Si fa strada il tentativo di individuare soluzioni per semplificare il meccanismo, consentendo così l’avvio di una valutazione più semplice anche se rigorosa. Il risultato sarebbe: più certezza per l’operatore che presenta le sue proposte ed un funzionamento migliore dello schema, inteso come un meccanismo di promozione degli investimenti. Insomma, come Dante – anche se senza la poesia della Divina Commedia – dalla selva oscura si può uscire grazie alla collaborazione fra tutti i portatori di interesse e a una visione chiara degli scopi dello strumento di policy”. Di Santo ha mostrato quindi gli esiti di un’indagine condotta da FIRE sul meccanismo– che ha confermato un clima di fiducia e di apertura da parte degli operatori e indicato alcune proposte di miglioramento – e ricordato i documenti predisposti negli ultimi due anni nell’ambito di un tavolo coordinato da FIRE e partecipato dai principali portatori di interesse, intervenuti nella tavola rotonda.

Dalla tavola rotonda, cui hanno partecipato Giuseppe Pastorino (AICEP), Alessandro Fontana (Anima), Mariangela Merrone (Assistal), Davide Mariani (Assoege), Roberto Olivieri (Assoesco), Giuseppe Astarita (Federchimica), Claudio Ferrari (Federesco), Mattia Sica (Utilitalia), è emersa proprio la necessità di collaborazione e confronto con le istituzioni, di un dialogo nuovo che vada a ridare il giusto valore ai certificati bianchi superando le problematiche esistenti.

A chiudere i lavori della mattinata è stato il Sottosegretario allo sviluppo economico Davide Crippa che ha sottolineato la necessità di avviare una risoluzione dei problemi e delle criticità. Nel Piano nazionale energia e clima 2030 è previsto un aggiornamento e potenziamento del sistema dei certificati bianchi e l’armonizzazione dei sistemi di incentivazione per il raggiungimento degli obiettivi. Crippa ha annunciato la pubblicazione delle guide operative del decreto, che avverrà a giorni, l’introduzione di misure aggiuntive per l’efficienza energetica nel decreto crescita e l’avvio dei tavoli con MiSE, GSE e stakeholder a maggio per valutare come migliorare il sistema dei certificati bianchi, tenendo presente le esigenze e le proposte provenienti dagli interessati.

Il pomeriggio è stato dedicato interamente al confronto tra GSE e partecipanti sui risultati delle istruttorie, sugli errori tipici, sulle buone pratiche e sulle proposte di miglioramenti operativi. Un esempio di iniziativa volta a superare le barriere e chiarire meglio le regole del gioco, facilitare la partecipazione al meccanismo e renderla più efficace e certa nei risultati.
Si ringraziano gli sponsor della conferenza che hanno portato in sala le loro esperienze ed hanno sostenuto la FIRE nella realizzazione dell’evento.

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