Casa Italia: un errore l’assenza della professioni
In occasione di un dibattito nell’ambito del Made Expo, il Vice Presidente Vicario del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha dato vita ad un vivace dibattito col Prof.Giovanni Azzone (Project manager Casa Italia), lamentando l’esclusione dei rappresentanti dei professionisti.
In occasione di un dibattito nell’ambito del Made Expo, il Vice Presidente Vicario del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha dato vita ad un vivace dibattito col Prof.Giovanni Azzone (Project manager Casa Italia), lamentando l’esclusione dei rappresentanti dei professionisti.
“Un errore non prevedere la presenza dei professionisti in Casa Italia”. Questa una delle affermazioni con le quali Gianni Massa, Vice Presidente Vicario del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha animato il confronto col Prof.Giovanni Azzone (Project manager di Casa Italia) in occasione del convegno “Casa Italia: oltre l’emergenza, una visione per il futuro”, tenutosi ieri pomeriggio a Milano nell’ambito di Made Expo.
“Tra gli aspetti critici di Casa Italia” ha detto Massa “c’è proprio l’assenza dei rappresentanti delle professioni. E’ sbagliato perché i professionisti sono quelli che agiscono sul campo e, grazie a questo, sono in grado di suggerire idee e consentire al progetto di realizzarle”.
“Un altro punto critico – ha proseguito – è rappresentato dal Fascicolo del fabbricato. A questo proposito persiste un serio problema di comunicazione. Questo strumento, infatti, viene percepito come un inutile aggravio burocratico e, in ultima istanza, una ulteriore tassa. E’ necessario che chi ha responsabilità si impegni a costruire una narrazione diversa, spiegando alla cittadinanza che la conoscenza ha un valore, che il Fascicolo del fabbricato non è l’ennesimo ‘pezzo di carta’ ma uno strumento utile per il Paese e per la sua messa in sicurezza”
Il Prof.Azzone ha affermato di trovare ragionevoli questi rilievi, pur ribadendo le ragioni sue e del Governo in merito al Casa Italia. Il dibattito, vivace ma corretto, ha vissuto un terzo interessante momento quando è stato nuovamente affrontato il tema dell’emergenza della ricostruzione. Il riferimento, in particolare, è andato ai progetti sperimentali che saranno oggetto di richiesta di finanziamento, anche se il rappresentante del Governo non è stato in grado di chiarire quando questi saranno pronti.
Ricordiamo che il progetto Casa Italia è un complesso sistema di infrastrutture, lanciato dal Governo, che, oltre alla messa in sicurezza degli edifici privati, dovrebbe riguardare interventi su scuole, bonifiche, banda larga, dissesto idrogeologico, impianti sportivi e riqualificazione delle periferie. Un piano ventennale che dovrebbe impegnare risorse per circa 50 miliardi di euro.
Al dibattito, oltre a Gianni Massa e al Prof.Azzone, hanno partecipato Giuseppe Cappochin (Presidente Consiglio Nazionale Architetti Paesaggisti Pianificatori Conservatori), Maurizio Savoncelli (Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati) e Giorgio Zampetti (Responsabile scientifico Legambiente)